Il 17 dicembre, mese conclusivo di un anno intensissimo per la cultura palermitana, si celebrerà il trecentesimo anno dalla Fondazione dell’Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Palermo, con un Convegno sul tema Palermo e la Sicilia crocevia di culture. L’Accademia di Scienze, Lettere e Arti, che oggi ha sede nel Palazzo De Simone, in Piazza Indipendenza, dopo essere stata ospitata nel Palazzo Pretorio e nella Sala delle Lapidi e ancor prima nel Palazzo Filangeri, era stata fondata il 18 agosto 1718 con l’originario nome di Accademia Palermitana del Buon Gusto.
Nel corso di questi tre secoli, può ben dirsi che l’Accademia di Scienze, Lettere e Arti abbia costituito uno stabile punto di riferimento nella vita culturale della città di Palermo, grazie alla presenza attiva di Soci di altissimo prestigio, quali Giovanni Meli, Domenico Scinà, Giuseppe Pitrè, Emerigo Amari, Filippo Parlatore, Isidoro La Lumia, Gioacchino Di Marzo, Ernesto Basile e, più recentemente, di studiosi del calibro di Giovanni Alfredo Cesareo, Mario Columba, Ettore Gabrici, Maurizio Ascoli, Giuseppe Cocchiara, Santino Caramella, Bruno Lavagnini, Leonardo Sciascia. Furono soci dell’Accademia palermitana anche Guglielmo Marconi e Benedetto Croce.
Il Convegno, che si svolgerà nella Sala ONU del Teatro Massimo di Palermo, vuole sottolineare soprattutto il ruolo che Palermo ha esercitato nella vita culturale della Sicilia e al di là della Sicilia, a partire dai primi anni di vita dell’Accademia. Palermo e la Sicilia, dunque, come “crocevia” e “cerniera” tra popoli, lingue, culture, religioni, economie: un’isola non isolata.
Le relazioni previste toccheranno quindi aspetti assai diversi, ma tutti quanti convergenti su Palermo e Sicilia come “crocevia di culture”: dalle piante (Francesco Maria Raimondo e Giuseppe Venturella) alla cultura alimentare (Corrado Assensa), dalle lingue migranti (Giovanni Ruffino) alla musica popolare (Sergio Bonanzinga), dalle conflittualità sociali (Giuseppe Di Chiara, Paolo Briguglia) alle grandi figure di scienziati, matematici, giuristi (Giuseppe Silvestri, Benedetto Bongiorno, Ferdinando Mazzarella, Adelfio Elio Cardinale).
Un aspetto di particolare interesse e – tutto sommato – una novità di non poco significato, è la partecipazione attiva del mondo della Scuola; due classi di due Licei palermitani – l’Umberto e il Meli – saranno protagoniste presentando, assieme ai loro insegnanti (prof.ri Lo Scrudato, Vella, Sortino), due relazioni, la prima sulla Palermo di Giovanni Meli e le Accademie; l’altra sulla Palermo nell’immaginario sciasciano.
Le conclusioni della densa e stimolante giornata sono affidate a Roberto Lagalla.
Angela Fodale