La Fondazione Teatro Massimo ha presentato i risultati del report che analizza le notevoli ricadute positive che le attività del Teatro contribuiscono a creare per l’economia del territorio. Stimati significativi impatti economici e occupazionali a livello comunale, provinciale e regionale.

Il rapporto analizza il triennio 2017-2019 e mette in luce le numerose attività programmate dalla Fondazione – la produzione di spettacoli, concerti, visite guidate, tournée all’estero e le tante attività collaterali – che svolgono la loro funzione primaria di alto valore culturale per la comunità ma che generano meccanismi moltiplicativi anche a livello economico e occupazionale nel territorio.

Il rapporto è stato illustrato dal professor Giovanni Ruggieri, ricercatore del dipartimento di Economia applicata all’Università di Palermo e presidente dell’Osservatorio Turistico delle Isole Europee (OTIE), che ha coordinato lo studio, in collaborazione con l’Ufficio Marketing della Fondazione.

“Il Teatro Massimo continua a dare un prestigioso contributo alla città non solo per la qualità della sua attività istituzionale ma anche per la capacità confermata da questo studio di generare economia per Palermo, per la Sicilia e per il Paese – dichiara il presidente della Fondazione Leoluca Orlando.

“I risultati emersi raccontano di una grande azienda che ha nella cultura la sua missione principale ma che è capace di generare indotto economico e occupazione nel territorio” – aggiunge il sovrintendente Francesco Giambrone. “Dovremmo sempre di più pensare i nostri grandi teatri – aggiunge – non solo per la loro capacità di promuovere lo sviluppo culturale e sociale delle nostre comunità ma anche come fondamentali strumenti di crescita economica anche per tutte le filiere che apparentemente non sembrano strettamente connesse all’attività principale dello spettacolo dal vivo. Ringrazio i nostri partner privati, sia quelli che ci hanno sostenuto anche nel periodo buio della pandemia che quelli che oggi sono tornati a sostenerci come la Fondazione Sicilia”.

Lo studio condotto dal professore Ruggieri – prende le mosse dall’identità del Teatro, punto di riferimento per la vita culturale di Palermo e uno dei maggiori simboli della città a livello internazionale. La sua vivacità artistica determina notevoli ricadute positive in tutto il contesto locale, sia con riferimento agli aspetti prettamente culturali e sociali, sia in relazione agli effetti economici sul personale, la popolazione residente e in generale tutti i soggetti con i quali entra in relazione per lo svolgimento delle attività (soprattutto fornitori di beni e servizi)”.

In estrema sintesi, a livello comunale, per ogni euro speso dal Teatro e dagli spettatori (residenti e turisti), vengono generate ricadute nel territorio pari a € 2,25 nell’intero sistema coinvolto nell’attività del Teatro (dal settore turistico-ricreativo a quello dell’artigianato, ai servizi, etc.). La spesa totale complessiva sul territorio aumenta (nel 2019) per un valore di euro € 33.946.159 nel solo Comune di Palermo, generando un impatto economico complessivo per euro € 76.333.878 nello stesso ambito territoriale. La maggior parte di queste ricadute economiche viene trattenuta all’interno del territorio comunale con benefici per il sistema delle imprese direttamente ed indirettamente coinvolte nella produzione e nei servizi correlati.

Per quel che riguarda invece le ricadute a livello occupazionale, nel 2019 la Fondazione ha sostenuto complessivamente 1.272 unità di lavoro. In particolare, le unità lavorative sostenute dalla spesa direttamente attivata dal Teatro (spese dirette del Teatro e spesa di turisti e residenti) passano da 439 nel 2017 a 481 nel 2019. Le unità di lavoro annue connesse all’impatto indiretto, ovvero alle spese sostenute dalle imprese connesse all’aumento di domanda e di produzione passano da 373 nel 2017 a 409 nel 2019, mentre quelle connesse all’impatto indotto, ovvero al cambiamento nei livelli di reddito e di spesa dei residenti, da 349 nel 2017 a 383 nel 2019. Si tratta delle ricadute occupazionali relative anche a tutte le imprese operanti nei settori che collaborano a vario titolo con il Teatro Massimo e che sono coinvolti nell’attività sia direttamente che indirettamente.

Ma il report approfondisce anche il legame esistente tra i contributi pubblici, ricevuti dalla Fondazione a sostegno delle attività, e la percentuale di questi che ritorna allo Stato sotto forma di tributi e oneri sociali versati dalla Fondazione per un ammontare pari al 17%-18% di quanto ricevuto.

Il report ha stimato che nel 2017, a fronte di un valore della produzione di € 30.694.565 e un impatto economico complessivo pari a € 106.335.036, il valore generato in termini di tributi e contributi versati da tutte le imprese coinvolte nella filiera sia stato pari a € 15.374.147. Rapportando il valore dei contributi totali ricevuti dal Teatro a tale valore, si stima un ritorno fiscale pari al 59% per il 2017 e del 62% e 63% per gli anni 2018 e 2019. Estendendo questo rapporto alle economie attivate dal Teatro, il contributo pubblico ricevuto rientra allo Stato e agli Enti collegati per un importo che va oltre la metà del contributo stesso. A tali aspetti meramente economici va aggiunto il ritorno in termini di benessere sociale e culturale, difficilmente quantificabile, ma sicuramente di notevole entità.

Per concludere con l’affermazione che il Teatro è dotato della capacità di generare e redistribuire economie nel territorio di riferimento, intessendo filiere economiche varie e articolate che attraversano tutta la struttura produttiva presente nella città di Palermo, nella sua provincia e nella regione.

Ufficio Stampa
Fondazione Teatro Massimo

Giovannella Brancato
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