Dopo il grande successo nel 2015 di Let’s Reich, let’s dance, quando ha coinvolto nella danza centinaia di giovani presenti nella Sala Grande del Teatro Massimo di Palermo in un evento indimenticabile, torna a Palermo con un nuovo lavoro il coreografo francese Sylvain Groud, che propone un interessante incontro fra la musica dei nostri giorni e la danza. Come alive si svolgerà nella Sala Grande del Teatro Massimo lunedì 18 marzo alle 11.30.
La divisione fra palcoscenico e sala si assottiglia, perché l’ascoltatore è chiamato a divenire parte di quell’oscillazione che è l’onda sonora che si propaga dentro il teatro: il pubblico parteciperà attivamente con il proprio movimento ad una grande danza condivisa. Aderendo allo spettacolo, si potrà prendere parte in tempo reale alla nascita di una coreografia vivace, che mira a liberare il corpo e le menti grazie all’unione di musica e danza.
Si tratta di un’esperienza di danza collaborativa, un ambito nel quale Sylvain Groud è attivo già da anni proponendo laboratori e spettacoli in tutto il mondo, lavorando su come riuscire a coinvolgere nel movimento persone di tutte le età. Ad eseguire Electric Counterpoint di Steve Reiche, Black Hole Sun di Soundgarden, Kashmir dei Led Zeppelin, Lesson n. 1 di Glenn Branca e Seven Nation Army di The White Stripes sarà il Toscanini Electric Ensemble, ensemble di chitarre elettriche dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “A. Toscanini” di Ribera, diretto da Luca Nostro, che sarà anche interprete solista alla chitarra, mentre il solista alla batteria sarà Sergio Calì. Saranno queste le musiche sulle quali il pubblico sarà invitato a unirsi a una grande danza collettiva dagli “implementatori al movimento”, studenti formati da Groud nel corso del laboratorio che si è svolto in questi giorni al Teatro Massimo.
Biglietti a 12 euro (adulti) e 5 euro (ridotto studenti). La biglietteria è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.00 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima e fino a mezz’ora dopo l’inizio dello spettacolo.
Angela Fodale