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Ben Glassberg

Biografia

Direttore d’orchestra britannico, è tra i talenti più richiesti a livello internazionale. Acclamato per la sua “irresistibile verve” (The Guardian), si distingue per interpretazioni raffinate e intense, sia in ambito operistico che sinfonico.
Da gennaio 2024 è Direttore musicale della Volksoper di Vienna e, dal 2020, dell’Opéra de Rouen - Normandie. Tra gli impegni operistici imminenti figurano Die Zauberflöte, Carmen, La clemenza di Tito, Hänsel und Gretel, Le nozze di Figaro, Ariadne auf Naxos e Dialogues des Carmélites. Debutterà inoltre alla Staatsoper di Amburgo con La clemenza di Tito.

È stato Direttore principale ospite dell’Orchestre National de Lyon, con cui collabora regolarmente. Nella stagione 2024/25 dirigerà per la prima volta la Bergen Philharmonic Orchestra e tornerà al Teatro Massimo di Palermo. In passato ha diretto, tra gli altri, BBC Philharmonic, Detroit Symphony, Deutsche Radio Philharmonie, Orchestre National de Lille, Philharmonique de Radio France, Royal Liverpool Philharmonic, Swedish Radio Symphony, Tokyo Symphony e Tokyo Metropolitan Orchestra. In ambito operistico ha debuttato alla Deutsche Oper di Berlino e al Théâtre des Champs-Élysées con Carmen, oltre ad aver diretto Don Giovanni, Tristan und Isolde, La bohème, Hänsel und Gretel e West Side Story a Rouen e Vienna. Come Direttore principale del Glyndebourne Tour (2019–2021) ha diretto L’elisir d’amore, Mesdames de la Halle, Fidelio e Messiah. Al Glyndebourne Festival ha debuttato nel 2017, tornando con Madama Butterfly, La traviata e Don Pasquale (2022). Tra i suoi successi recenti anche la trilogia Mozart/Da Ponte e The Turn of the Screw per La Monnaie, oltre a La bohème all’English National Opera.

La sua discografia include incisioni per Warner Classics con Thibaut Garcia e Marianne Crebassa, e per Alpha Classics e NoMadMusic, tra cui The Turn of the Screw, La clemenza di Tito e musiche di Camille Pépin. Si è imposto sulla scena internazionale vincendo a 23 anni il Grand Prix al Concorso di Direzione di Besançon nel 2017.