Nuovo traguardo per la produzione artistica del Teatro Massimo: l’Associazione Nazionale Critici Musicali ha assegnato al celebre regista inglese Graham Vick il 30° Premio “Abbiati” per lo spettacolo “Die Gezeichneten” (I predestinati) capolavoro del compositore austriaco Franz Schreker (1878-1934), andato in scena in prima italiana al Teatro Massimo nell’aprile 2010.
Grande soddisfazione è espressa dal sovrintendente Antonio Cognata e dal direttore artistico Lorenzo Mariani per questo ambito riconoscimento che premia anche la qualità delle scelte artistiche del Teatro e la loro realizzazione: “Siamo veramente felici di condividere questa gioia con Graham Vick, regista la cui presenza in Teatro ha lasciato un segno indelebile che questo premio sancisce. Già dallo scorso anno abbiamo messo in cantiere con lui nuovi progetti di cui siamo fieri poiché Vick rappresenta uno degli indiscutibili vertici della regia contemporanea”.
L’assegnazione di quest’anno è la seconda consecutiva a riguardare un titolo prodotto e realizzato dal Teatro Massimo, dopo il premio speciale assegnato lo scorso anno a “Bianco Rosso e Verdi”.
Il 30° Premio Abbiati verrà consegnato il 25 maggio a Milano.
Il Premio Nazionale della Critica Musicale “Franco Abbiati” è stato istituito nel 1981, col patrocinio dell’amministrazione comunale di Bergamo e per l’appassionata volontà progettuale di Filippo Siebaneck allora presidente dell’Azienda Autonoma di Turismo, come momento di riflessione e di analisi sulla vita musicale italiana. Intitolato al bergamasco Franco Abbiati per quarant’anni titolare della rubrica musicale del Corriere della sera, il Premio “Franco Abbiati” è un riconoscimento attribuito ai protagonisti delle singole annualità artistiche. Numerosi i pluripremiati nell’albo d’oro: oltre ai teatri, i direttori Claudio Abbado, Semyon Bychkov, Riccardo Muti, Zubin Mehta, Danielel Gatti, i registi Luca Ronconi e Graham Vick, i registi-scenografi Pier Luigi Pizzi e Hugo De Ana, i pianisti Radu Lupu e Maurizio Pollini, i cantanti Anna Caterina Antonacci e Samuel Ramey, gruppi cameristici e compositori per la “novità italiana assoluta”. Le scelte rigorose e indipendenti della giuria hanno fatto guadagnare al Premio Abbiati crescente credibilità. Accanto alle segnalazioni di merito assoluto il Premio ha svolto un ruolo attivo nella segnalazione di giovani talenti e di iniziative di particolare significato politico-culturale. Così i critici italiani hanno sottolineato, e talvolta svelato, il ruolo di piccole realtà locali, autentica ricchezza della vita musicale italiana, e si sono impegnati a segnalare il lavoro spesso isolato e silenzioso di personaggi non riconosciuti. Dando voce a operatori artistici, didatti, editori, maestri (non solo di musica), fatti e manifestazioni che pur non avendo ruoli istituzionali hanno saputo indirizzare in senso autenticamente culturale la vita musicale del nostro paese.
Dal 2007 il Premio Abbiati gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e dal 2008 dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
L’Associazione Nazionale Critici Musicali è nata nel 1986, tra i musicologi e i professionisti dell’informazione musicale che dal 1980 si raccoglievano in libera assemblea per il Premio della critica musicale “Franco Abbiati”. L’Associazione, autofinanziata, conta oggi circa cento iscritti: alla presidenza si sono avvicendati Duilio Courir (dal 1987 al 1993), Leonardo Pinzauti (dal 1993 al 1996) e Angelo Foletto.
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Palermo, 14 aprile 2010 f.t.