Protagonista in questi giorni di una acclamata tournée italiana, torna al Teatro Massimo l’ormai celebre Orquesta Sinfónica de la Juventud Venezolana Simón Bolívar diretta da un giovanissimo e celebre talento venezuelano Diego Matheuz. In programma Daphnis et Chloé, Suite n. 2 di Maurice Ravel seguita dalla suite sinfonica Santa Cruz de Pacairigua del venezuelano Evencio Castellanos. Quindi nella seconda parte la celebre Symphonie fantastique op. 14 di Hector Berlioz.

L’Orquesta Sinfónica de la Juventud Venezolana Simón Bolívar, composta da circa 200 giovanissimi musicisti tra i 17 e i 26 anni, è il risultato di eccellenza del cosiddetto “Sistema”: il programma venezuelano di educazione musicale pubblica con accesso gratuito e libero per bambini e ragazzi di tutti i ceti sociali. “El Sistema” promuove oltre 125 ensemble e cori, 30 orchestre sinfoniche, per oltre 350.000 studenti, la maggior parte dei quali provengono da situazioni economiche e sociali disagiate: l’importanza di tale metodo non è dunque solo artistica ma sociale, perché ha come scopo primario l’educazione e l’integrazione sociale dei giovani attraverso l’impegno e lo studio, prevenendo e correggendo comportamenti asociali e criminali. Alcuni allievi hanno intrapreso carriere internazionali di rilievo, come ad esempio il direttore Gustavo Dudamel oggi alla Los Angeles Philharmonic, il contrabbassista dei Berliner Philharmoniker Edicson Ruiz e il violinista Diego Matheuz, da poco direttore principale della Fenice di Venezia. A seguito del successo del “Sistema” anche altri paesi, fra cui l’Italia, hanno adottato politiche simili.

L’Orquesta Sinfónica de la Juventud Venezolana Simón Bolívar è stata fondata nel 1975 dall’ex ministro della cultura José Antonio Abreu, suo grande mentore e promotore internazionale che l’ha diretta per trent’anni. L’Orchestra ospita sul suo podio direttori illustri, come Claudio Abbado ed è protagonista di tournée in tutto il mondo, esibendosi nelle sale da concerto più prestigiose. Dal 1976 l’Orchestra ha come sede permanente il Teatro Teresa Carreno.

“La povertà materiale – sostiene Abreu – può essere sconfitta grazie alla ricchezza spirituale. Non tutti i nostri ragazzi diventeranno dei musicisti professionisti. Eppure aver frequentato l’Orchestra dona a tutti loro un alto profilo umano e sociale, e questo dono viene dalla musica. La vita collettiva nell’orchestra genera speranza, fiducia in se stessi e allegria, apre gli orizzonti. Questo Sistema, e più in generale l’arte, è il miglior strumento per rompere il circolo vizioso della povertà, perché il bambino povero grazie alla musica si arricchisce spiritualmente. Questa ricchezza cambia per sempre il numero e la qualità delle sue aspirazioni. Credo che la cultura non sia un prodotto d’élite, di pochi e per pochi. Credo che la maggioranza della popolazione debba avere accesso all’arte e alla cultura perché le nostre società possano umanizzarsi”.
Costo dei biglietti: da euro 8 a euro 80 (esclusi diritti di prevendita).

Riduzioni
Fino a 28 anni e oltre i 65, soci Uncalm, gruppi (minimo 20 persone per la stessa data).
Studenti fino a 25 anni: sconto del 50% nei settori 5, 6 e 7.
Abbonati opere e balletti 2011: biglietti ridotti alla Stagione di concerti 2011.
Per i disabili in sedia a rotelle e i loro accompagnatori sono disponibili 4 posti in platea al prezzo intero del settore 6.
Per tutte le riduzioni è necessario presentare un’attestazione e/o un documento di identità.

La disponibilità dei biglietti può essere costantemente verificata tramite la vendita online sul sito www.teatromassimo.it oppure tramite il call center nazionale al numero 800 90 70 80 (+39 06 48078400). È possibile acquistare i biglietti anche presso le rivendite autorizzate del circuito Amit-vivaticket www.vivaticket.it

La biglietteria del Teatro è aperta tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 15.

Per ulteriori informazioni, fotografie, video e richieste di accredito rivolgersi al seguente indirizzo email: stampa@teatromassimo.it 
Palermo, 25 novembre 2011 f.t.

Floriana Tessitore
responsabile
ufficio stampa ed editoria
Teatro Massimo