Teresa Mannino debutta in un teatro d’opera e rilegge Traviata. Venerdì e sabato al Teatro Massimo di Palermo con “Teresa Valery”.
Teresa Mannino debutta in un Teatro d’opera, il Teatro Massimo di Palermo, la città dov’è nata. E lo fa con uno spettacolo dedicato a una delle più celebri eroine del melodramma, la Violetta Valery protagonista di Traviata. Ecco allora lo spettacolo “Teresa Valery”, in scena dopodomani, venerdì 24 febbraio alle 20.30, con replica sabato 25 alle 11.30. Una rilettura divertente e appassionata dell’opera di Giuseppe Verdi, con la regia di Alberto Cavallotti, con l’Orchestra del Teatro Massimo e con tre cantanti – il soprano Francesca Mazzara, il tenore Luca Canonici, il baritono Francesco Vultaggio – che interpreteranno le arie più famose della Traviata. Direttore e arrangiatore Alberto Maniaci. Teresa Mannino racconterà le emozioni dei personaggi e dialogherà con loro, tra amori, passioni, dolori.
“Noi italiani abbiamo inventato l’opera, ma la sua fruizione immediata è difficile, soprattutto per i ragazzi – dice Teresa Mannino – Basta però vincere la pigrizia, saperne un poco di più per appassionarsi. La Traviata è tra le opere più eseguite in tutto il mondo e rappresenta l’Italia nei suoi aspetti più classici: il bel canto e la passione. Ma la vera protagonista dell’opera è la critica alla morale borghese e al perbenismo. Questo rende quest’opera, anticonformista per l’epoca e tuttora attualissima, potentissima”. Proprio un nuovo importante allestimento della Traviata debutterà al Teatro Massimo il 19 marzo, per poi fare una grande tournée in Giappone.
Al centro della rilettura della Mannino, il grande amore tra Violetta e Alfredo. Ma nel racconto uno spazio è dedicato anche alla figura di Giuseppe Verdi, troppo spesso accomunato, secondo l’attrice, all’immagine del “vecchietto con la barba stampato sulla banconota da 1000 Lire. Giuseppe Verdi fu un giovane passionale e trasgressivo, un uomo che amava andare controcorrente, molto amato anche dai suoi contemporanei”.
Un altro spettacolo, per il Teatro Massimo, che guarda al coinvolgimento di nuovi pubblici, con particolare riferimento ai giovani. “Questo spettacolo – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – si inserisce in un cartellone di attività che si affianca alla stagione istituzionale di opere, sinfonica e balletti, con progetti che guardano ai bambini, alle periferie, ai giovani, alla diffusione della lirica fuori dai confini tradizionali. Dopo due opere dirette da artisti palermitani, Emma Dante con il Macbeth, Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi per Norma, siamo felici di accogliere un’altra artista della nostra città”.
“Quando ho proposto a Teresa Mannino una rilettura della Traviata – racconta Oscar Pizzo, direttore artistico del Teatro Massimo – ha strabuzzato gli occhi, si è fermata a riflettere, mi ha detto che avrebbe dovuto studiarla e che poi avrebbe deciso. È nata così, in una solare giornata primaverile, la storia di una Traviata alla maniera di Teresa che, nei panni di un’appassionata narratrice, ci racconta di Violetta Valery come nessuno finora ha fatto”.
Biglietti: 5-25 euro