Siglato ieri un importante accordo tra Fondazione Teatro Massimo e CGIL, CISL, UIL sui contratti a termine per il personale artistico e tecnico.

È stato siglato ieri un importante accordo tra la Fondazione Teatro Massimo e i sindacati CGIL, CISL e UIL, che prevede la possibilità per la Fondazione di stipulare contratti a termine con il personale artistico e tecnico per una durata annuale di 12 mesi al massimo nel periodo 1 gennaio 2020 – 2 gennaio 2021 potendo integrare il medesimo contratto, anche in corso di rapporto di lavoro, con l’indicazione di ulteriori spettacoli e produzioni non previsti in origine.

Il sovrintendente del Teatro Massimo Francesco Giambrone si dichiara soddisfatto per essere giunti a «un accordo importante che segna un ulteriore passo nel cammino intrapreso con le organizzazioni sindacali e finalizzato a costruire un clima interno sereno attraverso una migliore organizzazione del lavoro e a valorizzare i lavoratori a tempo determinato, anche in vista dell’uscita dal precariato, obiettivo sul quale sono da tempo impegnati  il sindaco e presidente della Fondazione Leoluca Orlando e il consiglio di indirizzo».

Maurizio Rosso, rappresentante della SLC-CGIL, esprime «grande soddisfazione per l’intesa raggiunta oggi, che va nella direzione del consolidamento e della visibilità del lavoro, un accordo finalmente che dà la possibilità a tutti i lavoratori precari di avere tempi certi del lavoro, nella direzione fondamentale di un percorso già iniziato verso la stabilizzazione dei precari. Il teatro oggi con quest’accordo è in condizione di migliorare la propria programmazione e di rinnovare la propria organizzazione del lavoro,  forte di una struttura di artisti, tecnici ed amministrativi più solida e strutturata». 

Michele De Luca, rappresentante FISTEL-CISL, ricorda che «abbiamo lavorato a questo accordo da circa un anno: la Fondazione Teatro Massimo è stata un’apripista, cominciando a dare un attento valore al lavoro e cercando di farlo diventare per tutti stabile. Secondo punto da valorizzare in relazione a questo accordo è il fatto che non siamo stati ad attendere soluzioni, ma abbiamo lavorato per renderle concretamente possibili».

Per Giuseppe Tumminia, segretario territoriale UILCOM-UIL, si è compiuto «un altro passo importante verso la stabilizzazione dei precari a Palermo. Il Teatro Massimo mantiene l’impegno di eliminare la frammentazione dei contratti di lavoro di masse artistiche e tecniche. Un accordo importante per il settore perché gestisce alcune contraddizioni del decreto dignità e che guarda in prospettiva alla stabilizzazione di tutti i precari storici del Teatro Massimo, percorso oggi rallentato nell’attesa delle tabelle per definire la nuova dotazione organica da parte del Mef. Fondamentale il ruolo riformatore del sovrintendente Francesco Giambrone che con quest’accordo catalizza un percorso di tenuta sociale come mantenimento dei livelli occupazionali della città di Palermo».

Comunicato stampa al link

Angela Fodale