Il Consiglio di Amministrazione del Teatro Massimo ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2011 che si chiude con un utile di 1.358.818 euro.
Per il settimo anno consecutivo il bilancio è quindi ancora una volta in attivo, con una cifra che è destinata a coprire la rata annuale del mutuo e a colmare altre perdite pregresse. Si ricorda che il mutuo fu acceso nel 2006 per coprire il debito con le banche di circa 27 milioni di euro e che ne restano ancora da pagare circa 16.
Un risultato che ha suscitato gli apprezzamenti dei membri del consiglio stesso, fra cui il rappresentante del socio privato UniCredit, espressi nei confronti del sovrintendente e di tutto il management gestionale e artistico del Teatro.
Questi traguardi economici pongono il Teatro Massimo all’apice di positività fra le Fondazioni liriche italiane: risanato grazie a una gestione attenta e innovativa – basata sulla riorganizzazione del lavoro e sulla scrupolosa analisi e ottimizzazione delle spese – il Massimo sta attraversando il difficile momento di crisi attuale impegnandosi sempre più nella produzione artistica aumentando ancora le recite di opera e balletto valide per l’assegnazione del punteggio FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) cioè quelle che hanno le caratteristiche atte a migliorare la quota di finanziamenti provenienti dal Ministero del Beni Culturali. Si è passati così dalle 109 del 2010 alle 129 del 2011 (+18%): tutto questo nonostante il budget destinato alla produzione artistica si sia negli anni assottigliato a causa delle riduzioni nei finanziamenti pubblici; rispetto al 2010 la stagione artistica 2011 è stata realizzata con circa un milione di euro in meno senza però che ciò intaccasse minimamente la qualità, anzi ottenendo nuovi importanti riconoscimenti dalla critica e dal pubblico nonché la presenza di interpreti, registi e direttori di altissimo rilievo.
“Annualmente stiamo collezionando successi gestionali, di pubblico e di critica fino a qualche anno fa impensabili.” – ha sottolineato il sovrintendente Antonio Cognata – “A breve ritireremo il terzo Premio Abbiati consecutivo della critica italiana per la “Carmen” del 2011. Adesso abbiamo chiuso il settimo bilancio in attivo proseguendo il nostro impegno verso il rinnovamento gestionale del Teatro Massimo, la puntualità nel pagamento degli stipendi e dei cachet altrove non sempre garantita. Eppure la politica non solo ignora tali risultati ma li umilia con ulteriori indiscriminati tagli ai finanziamenti. La programmazione artistica che ha portato risultati di rilievo grazie al connubio fra titoli di repertorio e rarità, non è certo frutto di velleità dell’ultim’ora ma di una ponderata programmazione e dello sforzo teso a ottimizzare le esigenze artistiche in relazione alle risorse disponibili. Per noi qualsiasi proposta culturale non può prescindere dalla sua effettiva fattibilità, innanzitutto economica ma anche legata a specifiche circostanze, purché non vengano a mancare le più basilari risorse assegnate con chiarezza e con criteri premiali”.
Per ulteriori informazioni rivolgersi al seguente indirizzo email: stampa@teatromassimo.it.
Palermo, 17 maggio 2012 f.t.