Il 19 maggio nella Sala Grande del Teatro Massimo di Palermo Gabriele Ferro, direttore musicale del Teatro, ha diretto il primo dei tre concerti della stagione sinfonica 2019 che costituiscono il “Ciclo Brahms”. Prima esecuzione assoluta, nella prima parte del concerto, per Sopra il candore della luna, notturno per orchestra di Alessandro Zambito, commissione del Teatro Massimo, brano ispirato da una lettera di Galileo Galilei del 1640 che è intitolata appunto Sopra il candore della luna. L’opera è basata su una serie di micromelodie, che si presentano a volte con straordinaria essenzialità, come nel caso di quelle costituite da una sola nota, e che dialogano tra loro, sovrapponendosi e dando origine a contrappunti di fasce armoniche, o sommandosi per generare frammenti di melodia più lunghi. Alessandro Zambito, violinista e compositore palermitano, ha studiato composizione con Turi Belfiore e Aldo Clementi e ha frequentato i corsi di composizione tenuti da Helmut Lachenmann.
A concludere la prima parte del concerto il Notturno per orchestra di Giuseppe Martucci, una delle più note composizioni sinfoniche dell’Ottocento italiano.
Nella seconda parte invece la Prima Sinfonia di Johannes Brahms, una delle più amate del compositore, chiamata a volte la “decima sinfonia di Beethoven” per il tema del finale, che ricorda quello dell’Inno alla gioia della Nona sinfonia di Beethoven.
Il Ciclo Brahms proseguirà venerdì 24 maggio con il Requiem tedesco di Brahms, con l’Orchestra del Teatro Massimo ancora sotto la direzione di Gabriele Ferro e il soprano Valeria Sepe, il baritono Albert Dohmen e il Coro diretto da Piero Monti. Conclusione giovedì 30 maggio, quando a dirigere l’Orchestra del Teatro Massimo sarà Jader Bignamini per altri due capolavori brahmsiani: il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra, solista al pianoforte Sergei Babayan, e la Quarta Sinfonia.