Concerto di Capodanno, oggi la consegna del ricavato alle associazioni. La somma servirà anche a garantire l’istruzione a 500 bambini dei campi profughi. Il progetto “Educate a child” dell’UNHCR scelto accanto a quelli di sei realtà cittadine. La portavoce Carlotta Sami: “Così la solidarietà di Palermo va nel mondo”.
Il ricavato del Concerto di Capodanno, oltre che a sei associazioni della città che si occupano di ricerca e di cura, è stato devoluto all’UNHCR per un progetto che consentirà a 500 bambini – che vivono nei campi profughi del Sud del mondo – di avere accesso all’istruzione, con scuole, insegnanti, grembiuli e materiale didattico. Oggi, alla cerimonia ufficiale di consegna della somma (circa 52 mila euro) a Palazzo delle Aquile, è stata la portavoce dell’UNHCR Carlotta Sami a ringraziare per l’iniziativa il sindaco Leoluca Orlando, il presidente del consiglio comunale Salvatore Orlando e il sovrintendente del Teatro Massimo Francesco Giambrone.
“Questa donazione – ha detto – proietta l’impegno della città di Palermo sul piano internazionale, non c’è nessuna guerra che oggi non ci riguardi, nessuna guerra che possiamo considerare lontana. Il progetto Educate a Child si pone l’obiettivo di mandare a scuola un milione di bambini entro i prossimi due anni, 500 di questi lo faranno grazie a Palermo e al Teatro Massimo”.
“Palermo sarà Capitale della Cultura 2018 non soltanto in senso strettamente artistico o turistico – ha scandito il sindaco, Leoluca Orlando – Palermo è e sarà capitale della cultura dell’accoglienza, della solidarietà, della vita, valori che devono essere condivisi e diffusi”. “Grazie al grande cuore dei palermitani che non hanno lasciato neanche un posto vuoto a teatro e ci hanno consentito di raccogliere più di quanto avessimo previsto”, ha aggiunto il presidente del consiglio comunale Salvatore Orlando.
“Il Teatro Massimo di Palermo – ha detto il sovrintendente Francesco Giambrone – ha nella solidarietà un suo tratto distintivo, per questo devolviamo il ricavato delle prove generali delle nostre opere ad associazioni impegnate nel sociale e nella tutela della salute, quella di Norma di domani all’Airc. Il Concerto di Capodanno, che si ripete da quattro anni, è un’iniziativa da cui non si tornerà indietro”.
Il ricavato, oltre che all’UNCHR, va all’Admo, associazione donatori di midollo osseo; l’Aisla, associazione sclerosi laterale amiotrofica; l’associazione Piera Cutino, che combatte la talassemia, l’associazione famiglie persone Down; la Grande famiglia Onlus, che si occupa dei malati di Alzheimer; la Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori.