Con uno dei balletti classici, accademici, per eccellenza Il lago dei cigni, si conclude la Stagione 2008 del Teatro Massimo, in attesa del Lohengrin di Richard Wagner che aprirà a gennaio il nuovo cartellone.

Primo dei tre balletti di Pëtr Il’ič Čajkovskij, fu composto tra il 1875 e il 1876. La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro Bolshoi di Mosca nel febbraio 1877. La coreografia fu di Julius Wenzel Reisinger, su libretto di Vladimir Petrovic Begicev, direttore dei Teatri Imperiali di Mosca: questa prima edizione deluse critica e pubblico. Si sono quindi succedute molte versioni differenti, ma la più nota sia dal punto di vista coreografico che musicale, è quella firmata da Marius Petipa e Lev Ivanov per il Balletto Imperiale Russo, presentata la prima volta il 15 gennaio 1895 al Teatro Imperiale Marijnskij di San Pietroburgo.
L’edizione del celebre balletto di Cajkovskij che approderà sul palcoscenico del Teatro Massimo e che per la prima volta coinvolgerà il Corpo di ballo palermitano, da alcuni anni impegnato in un attento lavoro di ampliamento e consolidamento del proprio repertorio, è firmata dal coreografo cubano Ricardo Nuñez e proviene dal Teatro di San Carlo di Napoli, dove ha debuttato nel 1994, anno in cui ha vinto anche il prestigioso premio “Danza & Danza”. L’intervento del coreografo sulla edizione di Ivanov e Petipa si è concentrato sui divertissement e su alcuni momenti di insieme, mantenendo intatto il fascino delle grandi scene bianche dei cigni, uno spettacolo quindi in linea con la versione tradizionale.
“Sarà un’edizione un po’ speciale” – spiega Nuñez – “ma nel pieno rispetto della tradizione. Dalla prima andata in scena a Mosca nel 1877, di questo balletto si sono avvicendate tante e importantissime versioni; mi è sembrato interessante proporre qualcosa di particolare e ho spostato così l’azione del balletto da un’ambientazione di corte medievale – bellissima ma forse oggi poco coinvolgente – a quella di una corte di fine Ottocento primi Novecento, nella quale potesse pienamente emergere il dramma di Odette e Siegfried, vittime di un amore impossibile e contrastato. Tema sempre attuale, al di là della fiaba, lo struggimento amoroso trova più immediati corrispettivi e più eloquenti risposte se calato in un’epoca a noi più vicina”. In quest’ottica il personaggio del malvagio mago Rothbart, che tiene prigioniere le fanciulle cigno, è trasposto nella figura storica di Rasputin.

Protagonisti due stelle della scuola russa, già applaudite su molti palcoscenici internazionali, fra cui il Teatro alla Scala di Milano: Anastasia Matvienko [18, 19 (ore 16), 20 (ore 16) 23 (ore 21.30)] nel ruolo della fanciulla cigno Odette/Odile e Denis Matvienko [18, 19 (ore 16), 20 (ore 16) 23 (ore 21.30)] in quello del principe Siegfried. Al loro fianco nel ruolo del malvagio Rasputin ci sarà Zeren Pan [18, 19 (ore 16), 20, 23] e il Corpo di ballo del Teatro Massimo. In alcune recite il ruolo di Odette/Odile sarà affidato a Ekaterina Borochenko [19 (ore 21.30), 21] e a Soimita Lupu [20 (ore 21.30), 23 (ore 16)]; mentre quello di Siegfried a Cyril Pierre [19 (ore 21.30), 20 (ore 21.30), 21, 23 (ore 16)] e quello di Rasputin a Gaetano La Mantia [20 (ore 21.30), 21, 23 (ore 16)].
Le scene e i costumi sono firmate da Philippe Binot, mentre sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo Fabrizio Maria Carminati.
Calendario: Giovedì 18 dicembre ore 20.30 Turno Prime; Venerdì 19 dicembre ore 16 Turno B; Venerdì 19 dicembre ore 21.30 Fuori abbonamento; Sabato 20 dicembre ore 16 Fuori abbonamento; Sabato 20 dicembre ore 21.30 Turno F; Domenica 21 dicembre ore 17.30 Turno D; Martedì 23 dicembre ore 16 Turno S3; Martedì 23 dicembre ore 21.30 turno C.
Costo dei biglietti da euro 7 a euro 60, in vendita al botteghino (martedì – domenica ore 10–15) o sul sito del Teatro. Informazioni e prevendita 800 907080.
Per ulteriori informazioni, fotografie, video e richieste di accredito rivolgersi al seguente indirizzo email: stampatm@teatromassimo.it

Palermo, 16 dicembre 2008