Il Cda del Teatro Massimo al fianco del sovrintendente Cognata. Preoccupazione per i tagli dei finanziamenti pubblici.
Il Consiglio di Amministrazione del Teatro Massimo, riunitosi questa mattina, ha condiviso le dichiarazioni del Sindaco di Palermo e presidente della Fondazione Diego Cammarata, che domenica scorsa ha denunciato il recente inasprirsi delle tensioni interne al Teatro. Il CdA ha ribadito la collegialità delle scelte e di tutte le decisioni gestionali finora prese nell’amministrazione del Teatro, azioni che hanno permesso in questi cinque anni la risoluzione di una gravissima situazione economica e la definizione di una virtuosa linea di gestione che, contrariamente a quanto sta accadendo in molti altri teatri, ha finora permesso il regolare pagamento di stipendi, cachet, e tutti i contratti, non presentando alcuna crisi di liquidità.
Il CdA ha appoggiato pienamente le parole del sindaco Cammarata ribadendo di essere «al fianco del Sovrintendente del Massimo», dal momento che «è assolutamente ingiustificata l’esposizione di responsabilità di un manager che ha avuto il merito di avere messo la Fondazione al riparo dai pericoli attraverso un’operazione di risanamento che, per fortuna, consente di continuare a pagare gli stipendi. Ora la situazione è dura. I tagli per 12 milioni rendono le cose più difficili. Non è il momento della contrapposizione ma della condivisione degli obiettivi. Serve responsabilità da parte di tutti per ciò che è stato fatto e per ciò che bisognerà fare».
Le difficoltà dettate dagli annunciati tagli dei finanziamenti pubblici vanno infatti affrontate condividendo in maniera ancora più forte le decisioni assunte finora e quelle che saranno prese in futuro, mettendo da parte accuse personali, tensioni e minacce.
Tale appello alla responsabilità di tutti i lavoratori va ribadito alla luce dei risultati raggiunti grazie a un’attenta riorganizzazione del lavoro e a una scrupolosa analisi e ottimizzazione delle spese, gesti che hanno permesso un aumento delle serate di spettacolo (da poco più di 80 a quasi 130) e degli spettatori, attratti dalla qualità culturale e dagli interpreti, elementi che hanno fatto diventare il cartellone del Massimo fra i più ricchi della produzione lirica italiana e il Teatro stesso come esempio gestionale nei confronti di altre fondazioni liriche italiane.
Il sovrintendente Cognata, da parte sua, apprezzando le parole del Sindaco e dell’intero CdA, non nasconde la preoccupazione e l’incredulità per gli annunciati tagli dei finanziamenti, talmente penalizzanti da compromettere l’attività del Teatro. «Il mio impegno e quello del Cda è di riuscire a salvare il più possibile la produzione, garantendo le retribuzioni del personale. Stiamo osservando attentamente le decisioni del Governo centrale e di quelli locali per individuare le misure più adeguate per affrontare l’attuale congiuntura. I tagli annunciati sono insostenibili, l’intero mondo della lirica e della cultura è sgomento: si sta mettendo a rischio ciò che ha definito meglio l’Unità nazionale che si celebra in questi giorni. Attendiamo al più presto delle forti misure correttive che permettano di affrontare con fiducia la programmazione dei prossimi mesi. Per questo motivo il CdA si riunirà nuovamente a breve per approvare il bilancio di previsione e annunciare le scelte per il 2011 che saranno comunicate ufficialmente ai sindacati e alla città. Sono fiducioso che i lavoratori del Teatro e gli artisti che collaborano con noi sapranno recepire le nostre scelte, così come il pubblico che in questi anni sempre più numeroso ha frequentato il Teatro».