Splendide pagine di Barber, Britten e Richard Strauss per la stagione di concerti 2012 del Teatro Massimo
4 marzo 2012, ore 18.30
La Stagione 2012 del Teatro Massimo prosegue con un atteso ritorno da non perdere, quello di Bruno Bartoletti sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo. Al suo fianco tre solisti di eccezione: il soprano Kristin Lewis, il tenore John Marc Ainsley e il cornista Radovan Vlatkovic.
Il bellissimo programma affianca una serie di pagine legate cronologicamente ed espressivamente quali simboli della fine della tradizione tardo-romantica, composte da Samuel Barber, da Benjamin Britten e da Richard Strauss in luoghi distanti ma pressoché negli stessi anni e in prossimità dei disastri della Seconda Guerra Mondiale, avvolte in sonorità notturne e di estrema raffinatezza.
In apertura il celebre Adagio per archi op. 11 di Samuel Barber, compositore protagonista del Novecento musicale statunitense che scelse di non seguire le avanguardie europee. Il brano è una struggente elegia, con un carattere quasi liturgico ma al contempo desolato e tragico. Concepito come un grande crescendo che si protende poco alla volta verso un climax drammatico per poi recuperare la quiete iniziale finché la musica svanisce in un graduale e lento diminuendo.
L’inglese Benjamin Britten scrisse la Serenata per tenore, corso e archi op. 31 nel 1943 per il compagno tenore Peter Pears e per l’amico Dennis Brain (forse il cornista virtuoso più celebre di tutti i tempi) allora in servizio presso la Royal Air Force in piena Seconda GuerraMondiale. Strutturata in un prologo e sei brani vocali su testi di poeti inglesi (fra cui Keats e Blake), la Serenata pare una delicata invocazione alle ombre notturne, incorniciata da brevi interventi del corno. Da brano a brano, si susseguono così visioni del peccato, del dolore, dell’amore e della morte tratteggiate su un panorama che guarda all’inconscio e all’introspezione.
La seconda parte è invece dedicata a Richard Strauss, con due composizioni dell’ultima fase creativa, la “Mondschein Musik” dall’opera “Capriccio” del 1942, e i Vier Letzte Lieder, gli ultimi Quattro Lieder composti nel 1945. L’ultima scena di “Capriccio” – partitura elegantissima di estrema trasparenza timbrica – si apre con una pagina notturna memorabile – “la Mondschein Musik” – in cui si contempla il barlume lunare che rischiara i saloni del palazzo della contessa Madeleine. Dopo alcuni anni di silenzio Strauss scrive infine la sua ultima raccolta di Lieder, i Vier letzte Lieder per soprano e orchestra: “Frühling” (Primavera), “September” (Settembre) e “Beim Schlafengehen” (Andando a dormire) su testi di Hermann Hesse, e “Im Abendrot” (Nel tramonto) su testo di Joseph von Eichendorff. Una silloge indubbiamente unitaria nel suo intonare la morte con disincanto e serenità (l’ultimo verso di “In Abendrot” viene addirittura modificato da Strauss nelle parole “è questa forse la morte?”). L’ultimo Lied, fra l’altro, allude a un’anziana coppia che scruta il tramonto e, dopo aver chiuso gli occhi, muore al suono dei flauti che accompagnano il librarsi delle due anime in cielo come fossero allodole in volo. “il più sensuale e scettico dei musicisti del secolo si allontana da noi con un inno di fede in una rinascita nel mondo preesistente delle Idee eterne” (Orselli).
Costo dei biglietti: da euro 8 a euro 30 (esclusi i diritti di prevendita). Oltre alle consuete categorie che usufruiscono dei biglietti ridotti, per la Stagione concertistica 2012, gli studenti sotto i 25 anni possono acquistare i biglietti del settori 5, 6 e 7 con uno sconto del 50% sull’intero (10 euro).
È possibile acquistare i biglietti presso il botteghino del Teatro (da martedì a domenica ore 10 – 15, tel. 0916053580 / fax 091322949 / biglietteria@teatromassimo.it, sul sito www.teatromassimo.it o nelle prevendite autorizzate in tutta Italia del circuito Amit-Vivaticket. Informazioni e prevendita 800 907080 (tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 17).
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Bruno Bartoletti direttore
Nato a Sesto Fiorentino, ha studiato al Conservatorio di Firenze. Ha diretto nei principali teatri, festival, istituzioni musicali e centri radio-televisivi europei e americani. Direttore artistico del Teatro Comunale di Firenze dal 1985 al 1991, è stato a lungo direttore stabile dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Dal 1964 al 2000 è stato direttore artistico della Lyric Opera di Chicago (di cui è oggi direttore artistico emerito); dal 2004 al 2006 è stato direttore artistico del Festival Verdi di Parma. Nel 1987 ha ricevuto la laurea honoris causa della Loyola University of Chicago con Umberto Eco e Rita Levi Montalcini, e nel 1993 quella della Northwestern University. Premio Abbiati della critica italiana nel 2000 per Death in Venice a Genova, nel 2003 come miglior direttore e nel 2005 per Il prigioniero e Volo di notte a Firenze, nel 2010 ha diretto al Teatro Massimo La fanciulla del West. È Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e Accademico di Santa Cecilia.
Kristin Lewis soprano
Nata a Little Rock, in Arkansas, Kristin Lewis è vincitrice di prestigiosi concorsi internazionali. Dopo il successo riscosso nel Trovatore diretto da Bartoletti a Genova, nell’Aida al Cairo e sui palcoscenici di Münster e Savonlinna, ha debutto fra gli altri teatri anche alla Semperoper, all’Opéra de Lyon, alla Bayerische Staatsoper, all’Opera di Roma, all’Arena di Verona, alla Fenice di Venezia, al Maggio Musicale Fiorentino. Ha recentemente cantato lo Stabat Mater di Rossini con Riccardo Muti (con cui debutterà in Aida alla Staatsoper di Vienna) e il Requiem di Verdi con Zubin Metha.
John Marc Ainsley tenore
Cantante di estesa esperienza sinfonica e teatrale ai vertici della scena internazionale, vanta un repertorio che spazia dal barocco alla nuova musica. La sua ampia e pluripremiata discografia è disponibile per le etichette Philips, Decca, EMI, Deutsche Grammophon e Hyperion. Fra i suoi più recenti impegni Billy Budd a Francoforte e a Glyndebourne e Orfeo al Theater an der Wien. Prossimamente sarà protagonista del Peter Grimes alla Scala. Vincitore nel 2007 del Royal Philharmonic Society Singer Award, è Visiting Professor alla Royal Academy of Music.
Radovan Vlatkovic corno
Fra i massimi virtuosi di corno, Radovan Vlatkovic, nato a Zagabria, è stato primo corno della RSO di Berlino. Già docente alla Musikhochschule di Stoccarda, attualmente insegna al Mozarteum di Salisburgo, al Conservatorio di Madrid e alla Musikhochschule di Zurigo. Solista con numerose orchestre e complessi cameristici, è particolarmente dedito al repertorio contemporaneo per il suo strumento e svolge parallelamente un’apprezzata attività di direttore d’orchestra.
Palermo, 1 marzo 2012 (f.t.)
Floriana Tessitore
responsabile
ufficio stampa ed editoria
Teatro Massimo