La stagione sinfonica si apre con la grande Mariella Devia e i costumi di Ungaro. Domani “Le Tre Regine”, sinfonie e scene della “Trilogia Tudor” di Donizetti. Ritratti di sovrane nelle opere Anna Bolena, Maria Stuarda e Roberto Devereux.
Il grande soprano Mariella Devia e il grande couturier Emanuel Ungaro per l’appuntamento che inaugura il prossimo domani, mercoledì 3 febbraio, alle 20.30, la stagione sinfonica del Teatro Massimo. Sinfonie e scene dalla “Trilogia Tudor” di Gaetano Donizetti: Anna Bolena, Maria Stuarda e Roberto Devereux. Tre opere basate su tre personaggi femminili alla Corte d’Inghilterra ma in realtà interamente centrate su Elisabetta I: in Anna Bolena si narrano le vicende dei genitori di Elisabetta, Anna Bolena, condannata al patibolo per tradimento, ed Enrico VIII. Segue poi l’opera in cui avviene l’acceso confronto tra Elisabetta e la rivale, Maria Stuarda, la cugina alla quale la oppone tutto: la religione, la rivalità per il trono d’Inghilterra, infine nella finzione dell’opera anche l’amore per lo stesso uomo.
Infine Roberto Devereux, dove è protagonista un’Elisabetta invecchiata ma sempre capace di grandi passioni e scatti d’ira, fino alla rinuncia finale alla vita e al trono. A impersonarli sarà Mariella Devia, interprete da oltre quarant’anni dei più grandi personaggi femminili nella storia dell’opera lirica. Direttore Francesco Lanzillotta; maestro del Coro Piero Monti, mise en éspace di Alberto Cavallotti. Straordinaria vocalità ed eccezionale forza interpretativa, la Devia ha debuttato nel 1973 in Lucia di Lammermoor segnando un punto d’arrivo difficilmente superabile nella storia del belcanto, come le è stato unanimamente riconosciuto dal pubblico e dalla critica nei più importanti teatri del mondo.
Il suo repertorio assai vasto, coerente e rigoroso, le ha tributato consensi critici e il favore del pubblico, che in tutti i teatri del mondo le ha riservato un’accoglienza entusiasmante. Il Royal Concertgebouw di Amsterdam, il Lyric Opera di Chicago, la Staatsoper di Monaco di Baviera, l’Opéra National e il Théâtre de Champs-Élysées di Parigi, il Teatro Real di Madrid, il Gran Teatre del Liceu a Barcellona, il Teatro dell’Opera di Tokyio sono soltanto alcuni dei palcoscenici che l’hanno vista interprete in ruoli primari. Nel corso della sua intensa e prestigiosa carriera, Mariella Devia ha collaborato con alcuni tra i più autorevoli direttori d’orchestra tra i quali Riccardo Chailly, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Claudio Abbado, Richard Bonynge, Gianluigi Gelmetti, Wolfgang Sawallisch, James Levine, Georges Prêtre. A giugno 2014 ha riscosso un clamoroso successo internazionale il suo ritorno alla Carnegie Hall di New York, dove ha interpretato Elisabetta in Roberto Devereux.
A firmare gli abiti di scena sarà Emanuel Ungaro, il grande couturier. Nato in una modesta famiglia di immigrati italiani ad Aix-en-Provence, Ungaro apprende i rudimenti del mestiere del sarto con il padre, per poi partire alla ricerca della propria libertà espressiva a Parigi, dove riesce a essere ammesso nei laboratori di Balenciaga. Nel 1965 crea la marca con il suo nome e apre una maison d’haute-couture con il negozio principale sull’avenue Montaigne. Nel 1996 accetta di associarsi al gruppo italiano Ferragamo. Ma non essendo più proprietario della propria maison, si ritira dal mondo della moda parigina nel 2005. Oggi tiene conferenze e crea costumi in diversi teatri d’opera: nel 2011 ha realizzato i costumi per Semiramide con la regia di Luca Ronconi al Teatro San Carlo di Napoli. Nel febbraio del 2015, Carmina Burana per il Teatro dell’Opera di Roma.