Il Teatro Massimo accoglie anche i minori delle comunità alloggio. Il pupazzo di neve al Teatro Massimo con la Massimo Kids Orchestra,il Coro di voci bianche e il Coro Arcobaleno del Teatro Massimo
con la partecipazione della sand artist Stefania Bruno.
Il pupazzo di neve è stato lo spettacolo di ieri pomeriggio al Teatro Massimo con la Massimo Kids Orchestra diretta da Daniele Malinverno, il Coro di Voci bianche e il Coro Arcobaleno diretti da Salvatore Punturo, la voce solista di Clarissa Di Lorenzo, la voce narrante di Ernesto Marciante e la sand artist Stefania Bruno.
Al concerto, in collaborazione con l’Assessorato alla Cittadinanza solidale del Comune di Palermo, erano presenti anche 500 minori provenienti dalle comunità di alloggio palermitane, con i loro accompagnatori e tutor volontari.
Presenti il sindaco Leoluca Orlando, il Garante per l’Infanzia del Comune di Palermo Lino D’Andrea e l’assessore alla Cittadinanza solidale Giuseppe Mattina.
Ai minori che hanno assistito al concerto, sponsorizzato da Sicily by car, sono stati offerti i biscotti dell’associazione di ex detenuti Dolce Buonaspina.
«Un concerto – commenta il sindaco Leoluca Orlando – che è stato un inno all’infanzia, ai diritti dei minori, con la Kids Orchestra, il Coro Arcobaleno e il Coro di voci bianche; con centinaia e centinaia di minori palermitani, definiti stranieri non accompagnati da una brutta legge, ma in realtà ragazzi che vivono una vita palermitana. Un grazie ai tutori volontari e un grazie particolare agli operatori sociali e alla struttura dell’amministrazione comunale che segue con passione e con amore i diritti dei minori. Anche per iniziative come queste il Teatro Massimo contribuisce a Palermo capitale della Cultura».
Il sovrintendente Francesco Giambrone esprime «soddisfazione e felicità per un pomeriggio festoso all’insegna della musica, del far musica insieme, con uno spettacolo realizzato da bambini e dedicato ai bambini. Una festa che ha segnato il quarto sold out dall’inizio dell’anno. Questa volta più delle altre nel segno della solidarietà e del Teatro vissuto e pensato pienamente come luogo di comunità».
Angela Fodale