Il Consiglio di indirizzo del Teatro Massimo approva il bilancio di previsione per il 2018. Quinto bilancio in equilibrio, porterà all’uscita dal piano di risanamento. Orlando: «Il 2019 giro di boa per il rilancio del Teatro Massimo». Giambrone: «Il bilancio conferma l’impegno di tutta la Fondazione»

Il Consiglio di indirizzo del Teatro Massimo, nella riunione odierna, ha approvato il bilancio di previsione per il 2018 e il bilancio di previsione triennale per il 2018-2020. Si tratta del quinto bilancio in equilibrio, e del bilancio che sancirà l’uscita dal piano di risanamento, che ha imposto limitazioni e sacrifici ma che è stato essenziale per creare le premesse per uscire dalla condizione di emergenza, secondo una visione progettuale di rilancio di tutte le attività del Teatro.

Il Presidente del Consiglio di indirizzo della Fondazione, Leoluca Orlando, esprime soddisfazione: «Con l’approvazione del bilancio di previsione per il 2018 si conclude in modo positivo una fase delicata che è stato possibile realizzare con l’apporto di tutti coloro che hanno a cuore il Teatro: i dipendenti, gli artisti tutti, le organizzazioni sindacali e gli organi di amministrazione. Un apprezzamento particolare al Sovrintendente e al Direttore operativo per aver presentato un bilancio, pienamente validato anche nelle modalità di costituzione dal collegio dei revisori; un bilancio che prefigura col primo gennaio 2019 un giro di boa che dovrà essere occasione di rilancio organizzativo e produttivo del Teatro Massimo. Il 2018 sarà un anno nel quale creare le coerenti condizioni perché questo rilancio venga messo in sicurezza. Confermo l’attenzione del Comune, auspicando, così come già richiesto, un adeguato coinvolgimento da parte del governo nazionale e regionale e da parte degli investitori privati».

Il sovrintendente Francesco Giambrone dichiara: «È un bilancio molto importante, che arriva in una fase significativa della vita della Fondazione e che ne conferma l’impegno nell’incrementare ulteriormente i ricavi propri, una voce che già negli ultimi anni ha avuto importanti riscontri; nel mantenere in equilibrio e in sicurezza l’intera Fondazione, ma in un progetto complessivo che persegue alta qualità ed eccellenza delle produzioni artistiche e un progressivo investimento sulle risorse umane».

Angela Fodale