Venerdì 14 settembre alle ore 20.30 nella Sala Grande del Teatro Massimo di Palermo, per la stagione concertistica 2018 del Teatro Massimo, salirà sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo il direttore israeliano Asher Fisch per un programma dal titolo “Angeli ed eroi” che si aprirà con l’ouverture Egmont di Ludwig van Beethoven cui seguirà il Concerto alla memoria di un angelo di Alban Berg, solista il violinista Kolja Blacher, per concludere poi con il poema sinfonico Ein Heldenleben (Vita d’eroe) di Richard Strauss.

Il concerto si apre quindi con l’eroico conte di Egmont protagonista della tragedia di Goethe; Beethoven, attratto dal personaggio e dalla sua lotta per la libertà, nel 1809 scrisse le musiche di scena per il dramma il cui primo brano è appunto l’ouverture, divisa in due sezioni. Se Beethoven si identificava in tutti i suoi eroi, Richard Strauss si spinge ancora oltre nel poema sinfonico Ein Heldenleben, composto nel 1898 a 34 anni. L’eroe infatti in questo caso è il compositore in persona, che affronta i suoi detrattori con il sostegno della moglie Pauline (interpretata in orchestra dal primo violino) e sfoggia poi un catalogo delle proprie composizioni, citando tra gli altri i poemi sinfonici Don Juan, Tod und VerklärungDon QuixoteAlso sprach Zarathustra. Tra i due eroi, un angelo, Manon Gropius, figlia di Alma Mahler e di Walter Gropius, morta di poliomielite a diciotto anni e subito immortalata da Alban Berg nel suo Concerto per violino alla memoria di un angelo, che fu anche l’ultima composizione completata dal compositore austriaco prima della morte.

Asher Fisch collabora regolarmente con i maggiori teatri europei e americani e con complessi sinfonici di prestigio quali Israel Philharmonic Orchestra, Chicago Symphony Orchestra, NHK Symphony Orchestra, Münchner Philharmoniker, Mozarteum Orchester, Orchestre Philharmonique de Radio France. È stato direttore musicale della New Israeli Opera e direttore musicale della Volksoper di Vienna. Dal 2014 è direttore principale presso la West Australian Symphony Orchestra a Perth. È considerato un interprete wagneriano fra i più raffinati dei nostri tempi.

Kolja Blacher ha studiato alla Juilliard School di New York e poi con Sandor Vegh a Salisburgo. Suona in tutto il mondo con le più importanti orchestre, fra cui i Berliner Philahrmoniker, dove è stato per 6 anni violino di spalla collaborando strettamente con Claudio Abbado, i Münchner Philharmoniker, la NDR Sinfonieorchester di Amburgo, l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia. Il suo repertorio spazia da Bach alla musica contemporanea. Suona uno Stradivari Tritton del 1730.

Biglietti da 25 a 10 euro. La biglietteria è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.00 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima e fino a mezz’ora dopo l’inizio.

Angela Fodale