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Ieri al Teatro Massimo di Palermo concerto diretto dal compositore ungherese Peter Eötvös, con un programma interamente dedicato a grandi autori ungheresi: in apertura Atmosphères di György Ligeti, a seguire Alle vittime senza nome di Peter Eötvös, composto nel 2016 su commissione di quattro orchestre italiane (la Filarmonica della Scala di Milano, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra della RAI di Torino e l’Orchestra Sinfonica dell’Opera di Firenze/Maggio Musicale Fiorentino) per ricordare i “numerosi migranti arabi e africani che, nella speranza di approdare a un mondo migliore, sono saliti ignari su barconi sovraffollati inabissatisi prima di raggiungere le coste italiane”, e un’altra composizione di Eötvös, Per Luciano Berio, scritto in memoria del compositore italiano. In conclusione infine la grandiosa Symphonie zu Dante’s Divina Commedia (Sinfonia sulla Divina Commedia di Dante) di Franz Liszt. Il Coro femminile del Teatro Massimo era diretto da Ciro Visco.

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Angela Fodale