Vittorio Grigolo, star internazionale della lirica, canta al Teatro di Verdura per la Stagione estiva del Teatro Massimo. Al suo fianco il giovane e già acclamato soprano Caterina Sala. A dirigere l’Orchestra la trascinante energia del Maestro Daniel Oren. 
 
Si conclude con una star internazionale della lirica la stagione estiva del Teatro Massimo di Palermo che vede protagonista mercoledì 3 agosto alle 21:15 al Teatro di Verdura Vittorio Grigolo, tra i più grandi tenori in attività a livello internazionale. Grigolo, che si è formato cantando da bambino nel Coro della Cappella Sistina, ha affrontato i palcoscenici più prestigiosi, a cominciare dalla Scala, dove ha debuttato giovanissimo, e poi l’Opéra di Parigi, la Royal Opera House di Londra, il Metropolitan di New York, la Staatsoper di Vienna e tanti altri. Tra i tanti primati della sua carriera vanta anche quello di principale “divulgatore” dell’Opera fra le nuove generazioni con la sua assidua partecipazione a trasmissioni televisive a loro dedicate. Al Teatro di Verdura avrà al suo fianco il giovane soprano Caterina Sala, classe 2000, figlia d’arte (ha iniziato a cantare con l’ensemble vocale della sua famiglia), che ha debuttato sul palcoscenico del Teatro alla Scala a soli diciannove anni. Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo dirige il Maestro Daniel Oren, amatissimo dal pubblico palermitano per la sua trascinante energia, grandissimo interprete verdiano e pucciniano. Maestro del Coro, Ciro Visco.
 
Il programma del concerto alterna pagine di Verdi, DonizettiPucciniMascagni Gounod. Il centro dell’attenzione è su Verdi e Puccini: il programma si apre infatti con la Sinfonia da Nabucco, l’opera del primo grande successo di Giuseppe Verdi, e la prima parte si conclude sempre con Nabucco, il Coro “Va, pensiero”, dopo il coro degli zingari del Trovatore e pagine di Gaetano Donizetti da L’elisir d’amore (“Una furtiva lagrima” e il duetto di Nemorino e Adina) e da Don Pasquale.
Con la seconda parte si passa invece alla seconda metà dell’Ottocento, in particolare alla Bohème di Giacomo Puccini, con un lungo estratto dal primo atto con le arie “Che gelida manina” e “Sì, mi chiamano Mimì” e il duetto d’amore; seguono l’Intermezzo da Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e l’aria di Juliette da Roméo et Juliette di Charles Gounod, prima di concludere con due dei brani più famosi in assoluto composti da Giuseppe Verdi, la cabaletta “Di quella pira” da Il trovatore  e “Libiamo ne’ lieti calici” da La traviata. Un programma di masterpieces che chiude l’estate del Teatro Massimo e preannuncia l’appuntamento in autunno con Il matrimonio segreto e Nabucco nel Teatro di Piazza Verdi.
 
Durata dello spettacolo: due ore circa, compreso l’intervallo
Biglietti: da 10 a 40 euro
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Call center 091 8486000
 
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Giovannella Brancato
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