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La quarta edizione del Festival delle Letterature Migranti aprirà e chiuderà, al Teatro Massimo di Palermo, nel segno della Memoria, con due momenti salienti della nostra Storia dei quali ricorrono il settantacinquesimo e l’ottantesimo anniversario: il rastrellamento nazifascista del Ghetto di Roma (16 ottobre 1943) e la promulgazione delle leggi razziali italiane (5 settembre 1938).

Diversi gli appuntamenti di lunedì 15 ottobre al Teatro Massimo (Sala ONU). La serata avrà inizio alle ore 20.00con l’incontro “Il muto e il Fuori Campo: raccontare un percorso”, alle 21.00 si terrà la proiezione di Shoah: primo periodo/1 di Claude Lanzmann (Francia, 1985, 149′), parte di una lunga e dolorosa ricognizione dello sterminio degli ebrei e della memoria di quegli anni ad Auschwitz Birkenau e alle 23.30 sarà la volta del concerto “La voce dei sommersi”, emozionante esecuzione delle musiche dei canti dei lager e di opere dei musicisti deportati da parte della Yankele Ensemble. Allo scoccare della mezzanotte, quando sarà già iniziato il 16 ottobre, giorno del ricordo, il violino di Aldo Mausner, sopravvissuto alla Shoah, intonerà il suo canto in memoria delle vittime della barbarie nazista. Gli appuntamenti fanno parte de “Il Muto e il Fuori Campo”, sezione Musica e Audiovisivi curata da Dario Oliveri e Andrea Inzerillo.

FESTIVAL DELLE LETTERATURE MIGRANTI
Palermo, 17 – 21 ottobre 2018


INAUGURAZIONE
Palermo, Teatro Massimo | lunedì 15 ottobre 2018

Shoah (primo periodo/1) di Claude Lanzmann (Francia, 1985, 149′) 
apre la quarta edizione del Festival delle Letterature Migranti.

La quarta edizione del Festival delle Letterature Migranti aprirà e chiuderà, al Teatro Massimo di Palermo, nel segno della Memoria, con due momenti salienti della nostra Storia dei quali ricorrono il settantacinquesimo e l’ottantesimo anniversario: il rastrellamento nazifascista del Ghetto di Roma (16 ottobre 1943) e la promulgazione delle leggi razziali italiane (5 settembre 1938). 

Diversi gli appuntamenti di lunedì 15 ottobre al Teatro Massimo (Sala Onu). La serata avrà inizio alle ore 20.00 con l’incontro “Il muto e il Fuori Campo: raccontare un percorso”, alle 21.00 si terrà la proiezione di Shoah: primo periodo/1 di Claude Lanzmann (Francia, 1985, 149′), parte di una lunga e dolorosa ricognizione dello sterminio degli ebrei e della memoria di quegli anni ad Auschwitz Birkenau e alle 23.30 sarà la volta del concerto “La voce dei sommersi”, emozionante esecuzione delle musiche dei canti dei lager e di opere dei musicisti deportati da parte della Yankele Ensemble. Allo scoccare della mezzanotte, quando sarà già iniziato il 16 ottobre, giorno del ricordo, il violino di Aldo Mausner, sopravvissuto alla Shoah, intonerà il suo canto in memoria delle vittime della barbarie nazista. Gli appuntamenti fanno parte de “Il Muto e il Fuori Campo”, sezione Musica e Audiovisivi curata da Dario Oliveri e Andrea Inzerillo. 

SEZIONE MUSICA E AUDIOVISIVI – IL MUTO E IL FUORI CAMPO
a cura di Dario Oliveri e Andrea Inzerillo
Il Muto e il Fuori Campo è un progetto dedicato alla memoria di Claude Lanzmann (uno dei due dedicatari di questa edizione del Festival, insieme ad Alessandro Leogrande), e nasce dall’accostamento di due capolavori sui generis del cinema del Novecento – Shoah (1985) e Intolerance (1916), quest’ultimo di David W. Griffith – disposti non a caso in chiusura e in apertura di quel che Eric Hobsbawn definì il “Secolo Breve”.
In particolare, la proiezione del Primo periodo di Shoah si svolge nell’anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma (16 ottobre 1943) e sarà seguita dagli interventi musicali della cantante Luisa Hoffmann con lo Yankele Ensemble e del violinista Aldo Mausner, vittima delle leggi razziali italiane e sopravvissuto alla deportazione. 
Il progetto include anche un concerto dell’Ensemble Musica Antica del Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo diretto da Ignazio Maria Schifani, una performance della vocalist Jerusa Barros insieme con GliArchiEnsemble e la proiezione di Intolerance con le musiche dal vivo, in prima esecuzione assoluta, realizzate da Giulia Tagliavia, (tastiere ed elettronica), Marco Betta (pianoforte ed elettronica), Marco Cappelli (chitarre ed elettronica) e Domenico Sciajno (elettronica e regia del suono).
Il Festival delle Letterature Migranti si inaugurerà lunedì 15 ottobre alle ore 21.00 presso il Teatro Massimo con la proiezione di Shoah (primo periodo/1) e, sempre al Massimo, saluterà il suo pubblico lunedì 22 ottobre alle ore 20.00 con la sonorizzazione dal vivo di Intolerance.


SHOAH di Claude Lanzmann (Francia, 1985) 
Film monumento da molti considerato «il più importante documentario mai girato sulla storia contemporanea», è una lunga e dolorosa ricognizione dello sterminio degli ebrei, condotta attraverso interviste a sopravvissuti, carnefici, testimoni oculari. Le riprese si svolgono spesso nei luoghi in cui si trovavano i campi della morte e che in molti casi sono ritornati ad essere quello che erano prima: luoghi del tutto “normali” e “innocenti”, boschi, radure, stazioni ferroviarie, villaggi. Nel film non c’è alcuna immagine di repertorio e nessuna traccia di colonna sonora. Tutti gli intervistati parlano nella loro lingua, riecheggiando in questo modo la dimensione smisurata e babelica dello della “Soluzione finale”.
Durante la serata inaugurale del Festival (lunedì 15 ottobre, ore 21.00 – Teatro Massimo), sarà proiettata la prima parte di quella che Claude Lanzmann definisce il Primo periodo del suo film, mentre il resto dell’opera sarà presentato nei giorni successivi nella Sala ONU del Teatro Massimo come una sorta di installazione, che non prevede per essere compresa una visione integrale o continua da parte del pubblico. Al termine del Primo Periodo del film sono previsti due brevi interventi musicali: l’ascolto di alcuni canti dei Lager e del repertorio ebraico eseguiti dalla cantante Luisa Hoffmann insieme con lo Yankele Ensemble e l’omaggio alle vittime del rastrellamento del ghetto di Roma (16 ottobre 1943) proposto dal violinista Aldo Mausner, vittima delle leggi razziali italiane e sopravvissuto alla deportazione.
Negli anni successivi a Shoah, Claude Lanzmann ha prodotto una serie di film, tra cui Un vivant qui passe (1997), Sobibór, 14 octobre 1943, 16 heures (2001) e Le dernier des injustes (2013), che completano in vario modo la sua riflessione sulla distruzione degli ebrei d’Europa. Questi tre film, che provengono in parte dai materiali realizzati durante le riprese di Shoah, saranno proiettati per la prima volta a Palermo durante il Festival.

In Memoria di Claude Lanzmann (1925-2018) nelle ricorrenze dell’80° Anniversario della promulgazione delle leggi razziali in Italia (1938) e del 75° Anniversario del rastrellamento degli ebrei di Roma (16-18 ottobre 1943). Progetto realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Massimo e il Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti” di Palermo con il sostegno dell’Associazione Amici del Teatro Massimo, dell’Istituto Siciliano di Studi Ebraici e della Società del Quartetto di Palermo.

Angela Fodale