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La stagione 2020 del Teatro Massimo: dieci opere, tre balletti, quattordici concerti. Sette nuovi allestimenti, coproduzioni nazionali e internazionali e il tour in Giappone. Wagner, Verdi, Mozart e l’omaggio a Beethoven nei 250 anni dalla nascita. Parsifal con Graham Vick e Omer Meir Wellber per l’inaugurazione. Tra i nomi Maria Agresta, Roberto Abbado, Daniele Gatti, Rinaldo Alessandrini.

La stagione 2020 del Teatro Massimo è stata presentata oggi alla stampa e al pubblico nella Sala Grande; a intervenire, insieme al sovrintendente Francesco Giambrone, l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina, il sindaco Leoluca Orlando, presidente della Fondazione e il maestro Omer Meir Wellber, direttore musicale del Teatro dal 2020; assente perché impegnato nelle prove di Das Paradies und die Peri il maestro Gabriele Ferro, attuale direttore musicale del Teatro e dal 2020 direttore onorario a vita. Alla conferenza stampa erano presenti inoltre i nuovi componenti del consiglio di indirizzo del Teatro Massimo: il vicepresidente Federico Ferina, Daniele Ficola, Luciano Fiorino e Castrenze Guzzetta. 

La stagione 2020 si inaugurerà il 26 gennaio con Parsifal: un nuovo allestimento firmato dal regista Graham Vick, che torna a Palermo ancora con Wagner dopo la Tetralogia, in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna. Sul podio salirà il nuovo direttore musicale del Teatro Massimo, Omer Meir Wellber. 

In programma dieci titoli di opera, tre produzioni di balletto, quattordici concerti in stagione ai quali si aggiunge il doppio concerto di Capodanno del primo gennaio, produzioni internazionali in collaborazione con teatri italiani e stranieri, inoltre una tournée in Giappone: due opere (Nabucco e Norma)e un concerto di gala che porteranno Coro, Orchestra e Tecnici del Teatro in quattro diverse città (Tokyo, Nagoya, Otsu, Osaka). 

Sui tredici titoli totali, ben sette prevedono un nuovo allestimento: dopo il Parsifal di inaugurazione, Nabucco, in scena dal 13 al 21 marzo con la regia di Andrea Cigni e la direzione di Andrea Battistoni, è uno spettacolo realizzato in coproduzione con il Teatro Regio di Torino che vedrà protagonisti il baritono Amartuvshin Enkhbat e il soprano Saioa Hernandez e che poi andrà in Giappone; Il pirata di Vincenzo Bellini, dal 3 al 9 giugno, con la regia di Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi – autori anche dell’allestimento di Norma del 2017 che andrà in Giappone insieme a Nabucco – con un cast internazionale di grandissimo livello dove spiccano il soprano Angela Meade e il tenore Celso Albelo. Nuovo allestimento e coproduzione internazionale per la trilogia di opere di Mozart e Da Ponte: Le nozze di Figaro, Così fan tutte e Don Giovanni saranno presentati alternandosi, dal 15 al 30 settembre, in un innovativo allestimento affidato a Jean Philippe Clarac e Olivier Deloeuil (Le Lab) che riunisce i tre spettacoli, pur lasciandoli indipendenti, come tre parti di una storia unica, dove tra i personaggi e le azioni si tesse una fitta rete di rimandi. A dirigere la trilogia sarà Omer Meir Wellber. Per presentare il progetto della trilogia sarà organizzato un ciclo di incontri e attività a cura di Giovanni Mazzara. Nuovo allestimento realizzato nei laboratori del Teatro Massimo anche per Il lago dei cigni di Čajkovskij, il balletto classico che concluderà la stagione (dal 15 al 23 dicembre), interpreti principali Evgenia Obraztsova del Bol’shoi di Mosca e István Simon del Balletto dell’Opera di Dortmund. 

Nella stagione di opere vi sarà inoltre Falstaff diretto da Daniel Oren con la regia di Jacopo Spirei, protagonisti due cantanti siciliani, il baritono Nicola Alaimo (Falstaff) e il soprano Roberta Mantegna (Alice Ford), in scena dal 21 al 27 febbraio. Roberto Devereux di Donizetti dal 29 aprile al 7 maggio vedrà l’atteso ritorno del direttore Roberto Abbado e del soprano Maria Agresta, che farà il suo debutto nella parte di Elisabetta I a marzo al Théâtre des Champs Elysées di Parigi sempre con Abbado e per la prima volta in Italia appunto a Palermo. Dal 15 al 24 ottobre Jader Bignamini dirigerà Manon Lescaut con il debutto a Palermo di Yusif Eyvazov e Maria José Siri nella parte della protagonista, l’allestimento sarà quello del Teatro Massimo con scene e costumi di Fiorenza Mariani, regia di Pier Francesco Maestrini che riprende quella storica del padre Carlo. Titolo conclusivo per le opere e inizio di un ciclo dedicato a Richard Strauss sarà Elektra, dal 24 novembre al 2 dicembre nell’allestimento del Nationaltheater di Mannheim. A dirigere questo intenso titolo sarà Gabriele Ferro, direttore onorario a vita del Teatro Massimo, con un cast di prestigio che vedrà Irene Theorin come interprete di Elektra e Violeta Urmana in quello di Klytämnestra.

Gli altri due titoli di balletto, che vedranno impegnato sempre il Corpo di ballo del Teatro Massimo, saranno Coppelia nella coreografia di Roland Petit, dal 31 marzo al 5 aprile, e Les liaisons dangereuses dal 18 al 24 giugno su coreografia di Davide Bombana, spettacolo ispirato al romanzo epistolare di Choderlos de Laclos. 

La stagione di concerti 2020 avrà come artista in residenza la violinista Midori, che sarà protagonista di due dei nove concerti dedicati a Ludwig van Beethoven nel duecentocinquantesimo anniversario della nascita. Nel corso di sette serate della stagione di Concerti infatti verranno eseguite tutte le sinfonie del compositore di Bonn, dirette da Omer Meir Wellber, Daniel Cohen, Gabriele Ferro, Daniele Gatti e Alpesh Chauhan, mentre il 2 e 4 novembre il pianista Paul Lewis affronterà i cinque concerti per pianoforte e orchestra. Sempre nella stagione concertistica l’11 aprile lo Stabat Mater di Rossini diretto da Nicola Luisotti con Maria Agresta e René Barbera; due concerti di canto e pianoforte, l’11 ottobre con i due tenori Lawrence Brownlee e Levy Sekgapane che eseguiranno arie e duetti belcantistici accompagnati da Giulio Zappa al pianoforte, mentre il 15 novembre sarà la data dell’attesissimo ritorno del mezzosoprano Anna Caterina Antonacci al Teatro Massimo, per un programma che si concluderà con la versione per canto e pianoforte di La voix humaine di Poulenc, al pianoforte Donald Sulzen. Il 17 febbraio salirà sul podio Rinaldo Alessandrini, tra i più affermanti interpreti del repertorio barocco, per dirigere l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori per un programma in collaborazione con il Conservatorio di Palermo, mentre il 20 aprile il concerto Sicily All Stars sarà in collaborazione con un’altra importante realtà palermitana, il Brass Group con l’Orchestra Jazz Siciliana.

«Sostenere l’attività dei teatri per la Regione Siciliana – dice l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina – significa sostenere la promozione della cultura sia in Italia che all’estero soprattutto per la vocazione internazionale che ha da sempre il Teatro Massimo. Abbiamo inserito nella promozione dell’offerta turistica regionale le stagioni dei principali teatri dell’Isola che insieme con l’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, in occasione delle più importanti fiere turistiche internazionali, contribuiscono alla promozione del ‘brand’ Sicilia. Le produzioni e le coproduzioni con altri teatri italiani e stranieri – aggiunge l’assessore Messina – fanno del Teatro Massimo un punto di riferimento culturale nel panorama mondiale dello spettacolo e mi fa piacere sottolineare la grande capacità nella realizzazione degli allestimenti che per esempio in occasione del Rigoletto alla Shaanxi Opera House, con la regia del grande John Turturro, e che andrà anche a Liegi, in Belgio, così come la Tosca, sono stati realizzati nei laboratori di Brancaccio del Teatro Massimo, valorizzando le maestranze siciliane».

Per il sindaco di Palermo Leoluca Orlando «Una stagione che coniuga innovazione e tradizione, e che si riassume nelle due opere che la aprono e che la chiudono: da un lato il Parsifal wagneriano, dall’altro Elektra di Richard Strauss. Due capolavori della musica tedesca, il primo nato a Palermo, dove Wagner ne scrisse le ultime note, il secondo invece che trae ispirazione da quella fonte universale mediterranea che è il mito greco. Nel primo caso, la direzione è affidata a Omer Meir Wellber, il nuovo direttore musicale del Teatro Massimo, che avrà modo anche con la trilogia Mozart-Da Ponte, che dirigerà a settembre, di mostrare il suo approccio innovativo. Gabriele Ferro, che dirigerà Elektra, è invece il direttore onorario a vita del Teatro: un titolo con il quale il Teatro e la Città vogliono restituirgli una parte di quanto in questi anni alla Città e al Teatro ha donato.

Due grandi miti, quello di Parsifal e quello degli Atridi; due miti antichi ma che sono ancora oggi profondamente attuali; due miti nati in società straziate dalla guerra ma dove i personaggi, e in modo particolare i personaggi femminili, cercano la pace.

Un messaggio di pace, fratellanza e amore – di cui si fa portavoce il Teatro Massimo e l’intera città di Palermo – presente anche nel finale della Nona Sinfonia di Beethoven, che apre il ciclo che il Teatro Massimo dedica al grande compositore tedesco nel duecentocinquantesimo anniversario della nascita.

Anche per la stagione 2020, è il caso di dire, il Teatro Massimo, si conferma quale eccellenza di questa città, non solo nella produzione e nell’offerta di arte e di cultura musicale, ma anche quale interprete dell’anima migliore di Palermo di cui vuole essere fulgido esempio».

Il sovrintendente Francesco Giambrone ha ricordato che «il Teatro Massimo apre e chiude la stagione d’opera con due titoli, Parsifal ed Elektra, che per qualsiasi grande teatro internazionale rappresentano un imponente sforzo produttivo, affidati l’uno al nostro nuovo direttore musicale, Omer Meir Wellber, al quale diamo il benvenuto nella nostra famiglia musicale con un mese di gennaio abbastanza intenso, perché dirigerà anche il concerto di Capodanno e il concerto di inaugurazione della stagione concertistica, e a Gabriele Ferro, che diventa invece il nostro direttore onorario a vita. Elektra apre inoltre un percorso di opere straussiane che vedremo di sviluppare nei prossimi anni, così come Roberto Devereux e Il pirata riprendono il discorso iniziato negli anni scorsi con grandi capolavori del belcanto come I puritani e La favorite. Altro grandissimo impegno sarà quello legato alla trilogia Mozart – Da Ponte, che darà l’opportunità di vedere Don Giovanni, Così fan tutte e Le nozze di Figaro nell’arco di pochi giorni, tanto che a questi spettacoli abbiamo dedicato un abbonamento riservato. Ci sono poi tre spettacoli di danza, perché l’attenzione alla danza è per noi prioritaria, dato che il Teatro Massimo è una delle quattro fondazioni liriche che ha voluto mantenere e valorizzare il Corpo di ballo».

Il nuovo direttore musicale Omer Meir Wellber ha parlato dell’importanza della scelta di Parsifal come primo titolo: «Ne abbiamo parlato con Graham Vick ed era un titolo al quale entrambi tenevamo molto. È ovvio che per me, che vengo da Israele, Parsifal rappresenta un argomento complesso, e questo mi sembrava il posto giusto dove affrontarlo, perché qui non ci sono tanti argomenti facili. Sarà un anti-Parsifal, dal punto di vista di Vick e mio. Per me infatti è importante oggi fare diventare Wagner solo un compositore, il più grande forse della storia, ma non un filosofo o un guru, ripulendolo e vedendo solamente cosa veramente ha scritto, senza tutte le sovrastrutture problematiche che vi si sono aggiunte. Anche per la trilogia Mozart vogliamo fare questo stesso lavoro. Sarà un lavoro con l’orchestra, un lavoro che tenderà verso la pulizia e semplicità della musica da camera, anche perché in queste opere suonerò anche io. E ci sarà poi il ciclo dedicato a Beethoven, dove ci saranno grandi musicisti come Midori, che farà due concerti con me, Daniele Gatti che dirigerà la sesta sinfonia, Gabriele Ferro. Inoltre il Teatro Massimo entrerà quest’anno, unico teatro italiano, nella rete Opera Europa di Arte che prevede la trasmissione degli spettacoli sulla rete culturale franco-tedesca.

Cartella stampa con comunicato dettagliato e programma al link

Angela Fodale