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Sarà annunciata a settembre la nuova stagione del Teatro Massimo, che vedrà in scena dieci opere, tre produzioni di danza e comprenderà un fitto calendario di concerti.


Tra le anticipazioni della nuova stagione, l’opera di apertura, Turandot, ultimo incompiuto capolavoro di Puccini. Sul podio il direttore musicale del Teatro, Gabriele Ferro. Scene, video e costumi saranno curati dal collettivo di artisti russi AES+F, che in questi giorni in occasione di Manifesta 12 è già ospite del Teatro Massimo con l’installazione Mare Mediterraneum (in Sala Pompeiana fino al 19 settembre); la regia sarà di Fabio Cherstich. Si inaugura così un anno ricco di coproduzioni internazionali: si tratta infatti di un nuovo allestimento realizzato con Badisches Staatstheater Karlsruhe, Teatro Comunale di Bologna e Kyiv National Academic Operetta Theatre. La lettura di Turandot di AES+F e Cherstich colloca l’opera in una Cina del futuro, accompagnando lo spettatore in un viaggio nel tempo. Ad incarnare Turandot sarà Iréne Theorin, che torna a Palermo dopo la Brünnhilde di Götterdämmerung nel 2016; Mariangela Sicilia e Valeria Sepe si alterneranno nel ruolo di Liù; il tenore americano Brian Jagde sarà al debutto europeo come Calaf.


A seguire una delle prime opere della storia del melodramma, Il ritorno di Ulisse in patria di Claudio Monteverdi, che avrà la prima esecuzione al Teatro Massimo. L’opera sarà presentata nella visione di William Kentridge, con marionette ad affiancare i cantanti; un allestimento che ha viaggiato in tutto il mondo e che arriva ora per la prima volta a Palermo.


A febbraio, in concomitanza con l’opera di Monteverdi, il Teatro Massimo si recherà per la seconda volta in tournée in Oman, dopo il grande successo ottenuto con La fille du régiment nel 2016: dal 7 al 10 febbraio l’Orchestra e il Coro saranno impegnati alla Royal Opera House di Muscat per La traviata che vedrà Placido Domingo interpretare il ruolo di Giorgio Germont in due delle tre recite, mentre nell’altra salirà sul podio per dirigere i complessi artistici del Teatro Massimo; allestimento della Los Angeles Opera con la regia di Marta Domingo.


Nella stagione vi saranno naturalmente le grandi opere del belcanto e del repertorio più amato, con nomi eccellenti di grandi cantanti, quali Sonia Ganassi e John Osborn, e Daniel Oren, direttore apprezzatissimo dal pubblico palermitano.


Debutto al Teatro Massimo per My Fair Lady, il fortunatissimo musical di Alan Jay Lerner e Frederick Loewe, diretto dall’inglese Wayne Marshall, che torna al Teatro Massimo dopo il grande successo dei due concerti del 2018, e con la regia di Paul Curran, che il pubblico palermitano ricorda per A Midsummer Night’s Dream di Britten. Si tratta di una coproduzione con il Teatro di San Carlo di Napoli.
Il Corpo di ballo del Teatro Massimo continuerà ad affrontare tanto il repertorio contemporaneo che quello classico, seguendo un percorso di eccezionale versatilità che ne ha segnato gli ultimi anni. Ultimo spettacolo di stagione sarà il grande classico natalizio del balletto romantico, Lo schiaccianoci di Čajkovskij.


All’interno della stagione di concerti si segnala il ritorno a Palermo di Omer Meir Wellber. Altro appuntamento importante quello con Roberto Abbado, che salirà sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo in primavera, mentre a novembre il compositore ungherese Péter Eötvös dirigerà la prima esecuzione palermitana di Alle vittime senza nome, scritta nel 2016 «in memoria dei tanti migranti saliti su barche sovraffollate nella speranza di raggiungere un mondo più felice e annegati in mare aperto prima di avvistare le coste italiane». A maggio tre serate saranno dedicate al Ciclo Brahms, con due concerti diretti dal direttore musicale del Teatro Gabriele Ferro e il terzo da Jader Bignamini.


Un’importante novità del 2018 sarà il ritorno della stagione dei concerti di canto, con sei grandi nomi della scena lirica internazionale: la prima sarà Mariella Devia, che torna al Teatro Massimo dopo la sublime recente Norma e l’annuncio dell’addio alle scene.

Angela Fodale