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L’Opera per ragazzi. “Le allegre comari di Falstaff” in scena al Teatro Massimo di Palermo (Sala grande) sabato 26 marzo alle 11:00.
Va in scena sabato 26 marzo alle 11:00 al Teatro Massimo “Le allegre comari di Falstaff” uno spettacolo per le famiglie con bambini e ragazzi (6-13 anni), ispirato liberamente alle commedie di William Shakespeare (Enrico IV, Enrico V, Le allegre Comari di Windsor) e al Falstaff di Giuseppe Verdi, oltre a testi della cultura teatrale grottesca ironica e tragica come il Miles gloriosus di Plauto.
L’Orchestra e il Coro del Teatro interpretano le musiche immortali di Giuseppe Verdi in una storia buffa e trascinante che fa riflettere sulle ipocrisie di una società non molto diversa da quella odierna: opulenta, apparentemente spensierata ma piena di paure, e interessata troppo spesso più alle sciocchezze che alle cose serie. Lo spettacolo è ideato dalla Compagnia Venti lucenti, specializzata in progetti di formazione legati alla musica, che si avvale della scrittura scenica e della regia di Manu Lalli e delle musiche immortali di Giuseppe Verdi arrangiate da Luca Giovanni Logi, mentre sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo si alternano i maestri Michele De Luca e Danilo Lombardini. Maestro del Coro è Ciro Visco. Scene di Daniele Leone.
Del cast fanno parte Federica Foresta che si alterna con Biagia Puccio per il personaggio di Nannetta (soprano), Flavio D’Ambra e Han Chang Hui per il personaggio di Fenton/Avvocato (tenore), Gabriele Zini è Falstaff, Chiara Casalbuoni è la Comare Quickly, Angelo Rea la Comare Alice, Maya Quattrini Comare Meg.
“Per l’elaborazione dello spettacolo si è scelto di pescare sia dal testo teatrale di Shakespeare che dall’opera di Verdi – dice la regista Manu Lalli – “Falstaff è l’incarnazione della gioia di vivere e della vitalità prorompente, un affabulatore straordinario, dotato di intelligenza e immaginazione, che ci indica un modo nuovo di vivere: non prendersi troppo sul serio per superare i pregiudizi, il razzismo, per non cadere nella malvagità e ad opporsi allo sfoggio prepotente del potere. Ridere è una difesa contro il conformismo e i falsi miti, e senza sconfinare nel sarcasmo, è una maniera leggera di affrontare i tanti momenti di sconforto che la vita quotidianamente ci propone”.
Durata 1 ora
Biglietti
Intero 12 €
Ufficio Stampa
Fondazione Teatro Massimo Giovannella Brancato
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