COMUNICATO STAMPA
The production of L’elisir d’amore by Donizetti
with Ruggero Cappuccio’s direction
on stage at the Teatro Massimo of Palermo from 11 to 18 April
Conductor Gabriele Ferro
Palermo, 3 April 2025. Maestro Gabriele Ferro, honorary director for life of the Teatro Massimo in Palermo, will conduct Gaetano Donizetti‘s L’elisir d’amore from Friday 11 April at 8 pm.
Amusing, sparkling, the opera features a charlatan who peddles a miraculous ‘elixir of love’ to the naive protagonist. This production is directed by Ruggero Cappuccio, with Set Designs by Nicola Rubertelli, Costumes designed by Carlo Poggioli, and lighting by Vinicio Cheli. The performance is strongly based on the concept of circus and the presence of jugglers and tightrope walkers on a stage as candid as the soul of its protagonist. The two main roles of Nemorino and the beautiful Adina are played by tenor René Barbera and Palermo audience favourite Desirée Rancatore, and in the alternate cast by Galeano Salas and Giulia Mazzola. Nemorino’s rival, Belcore, is baritone Vittorio Prato while Dulcamara, the barker selling illusions, is baritone Paolo Bordogna (in the alternative cast respectively Andrea Piazza and Francesco Vultaggio). In the role of Giannetta, soprano Federica Maggì. The 2011 production is by the Teatro dell’Opera di Roma. Orchestra and Chorus of the Teatro Massimo, Chorus Master Salvatore Punturo. On the podium Gabriele Ferro and in the performances on 15 and 17 April Elia Andrea Corazza. Performances until 18 April.
One of the masterpieces of 19th century comic opera, L’elisir d’amore, a melodramma giocoso, was composed by Gaetano Donizetti in 1832 to a libretto by Felice Romani based on Eugène Scribe’s Le philtre.
Today, it is still one of the most performed compositions in the world, just as the romance ‘Una furtiva lacrima’ has been the workhorse of all the leading tenors for almost two hundred years. ‘A musically resounding opera,’ says director Ruggero Cappuccio, ’both technically and dramaturgically, full of melancholy and depth, and at the same time light and playful, just like its characters. And it is precisely in this combination of the two registers that Donizetti’s genius lies, because there is nothing in nature that is dramatic and where there is not also something to laugh at, and vice versa. If one were to hear ‘una furtiva lacrima’, Nemorino’s famous romance, isolated from the context of the opera,’ the director adds, ’one would think that Elisir is a tearful opera, of melancholic abandon, but this is not the case. Thanks to this slight depth Donizetti has created a classic that tells how human beings are not capable of loving what they already have, above all they long for what they lack’.
Read the full press release in Italian below.
Palermo, 3 aprile 2025. Sarà il maestro Gabriele Ferro, direttore onorario a vita del Teatro Massimo di Palermo, a dirigere da venerdì 11 aprile alle 20:00, L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti. Divertente, frizzante, con un ciarlatano che spaccia all’ingenuo protagonista un miracoloso “elisir d’amore”, l’opera conta sulla regia di Ruggero Cappuccio, le scenografie di Nicola Rubertelli, i costumi firmati da Carlo Poggioli e le luci di Vinicio Cheli. Lo spettacolo è animato da una forte componente circense e dalla presenza di giocolieri e funamboli in una scena candida come l’anima del suo protagonista. I due ruoli principali di Nemorino e della bella Adina, sono interpretati dal tenore René Barbera e dalla beniamina del pubblico palermitano Desirée Rancatore, e nel cast alternativo da Galeano Salas e da Giulia Mazzola. Il rivale di Nemorino, Belcore, è il baritono Vittorio Prato mentre Dulcamara, l’imbonitore venditore di illusioni, è il baritono Paolo Bordogna (nel cast alternativo rispettivamente Andrea Piazza e Francesco Vultaggio). Nei panni di Giannetta il soprano Federica Maggì. L’allestimento del 2011 è del Teatro dell’Opera di Roma. Orchestra e Coro del Teatro Massimo, maestro del Coro Salvatore Punturo. Sul podio Gabriele Ferro e nelle recite del 15 e 17 aprile Elia Andrea Corazza. Repliche fino al 18 aprile.
Tra i capolavori dell’opera comica ottocentesca L’elisir d’amore, melodramma giocoso, è composto da Gaetano Donizetti nel 1832 su libretto di Felice Romani tratto da Le philtre di Eugène Scribe. Ancora oggi è una delle composizioni più rappresentate al mondo, così come la romanza “Una furtiva lacrima” è da quasi duecento anni il cavallo di battaglia di tutti i più importanti tenori. “Un’opera musicalmente strepitosa – dice il regista Ruggero Cappuccio – sia dal punto di vista tecnico che drammaturgico, carica di malinconia e profondità, e allo stesso tempo leggera e giocosa, così come i suoi personaggi. Ed è proprio in questa combinazione dei due registri la genialità di Donizetti, perché in natura non vi è nulla che sia drammatico e dove al contempo non ci sia anche qualcosa da ridere, e viceversa. Se uno sentisse “una furtiva lacrima”, la celebre romanza di Nemorino, isolata dal contesto dell’opera – aggiunge il regista – penserebbe che Elisir sia un’opera lacrimevole, di abbandoni melanconici, e invece così non è. Grazie a questa leggera profondità Donizetti ha creato un classico che racconta come gli esseri umani non amino ciò che già possiedono, ma soprattutto ciò che gli manca”.Tra i capolavori dell’opera comica ottocentesca L’elisir d’amore, melodramma giocoso, è composto da Gaetano Donizetti nel 1832 su libretto di Felice Romani tratto da Le philtre di Eugène Scribe. Ancora oggi è una delle composizioni più rappresentate al mondo, così come la romanza “Una furtiva lacrima” è da quasi duecento anni il cavallo di battaglia di tutti i più importanti tenori. “Un’opera musicalmente strepitosa – dice il regista Ruggero Cappuccio – sia dal punto di vista tecnico che drammaturgico, carica di malinconia e profondità, e allo stesso tempo leggera e giocosa, così come i suoi personaggi. Ed è proprio in questa combinazione dei due registri la genialità di Donizetti, perché in natura non vi è nulla che sia drammatico e dove al contempo non ci sia anche qualcosa da ridere, e viceversa. Se uno sentisse “una furtiva lacrima”, la celebre romanza di Nemorino, isolata dal contesto dell’opera – aggiunge il regista – penserebbe che Elisir sia un’opera lacrimevole, di abbandoni melanconici, e invece così non è. Grazie a questa leggera profondità Donizetti ha creato un classico che racconta come gli esseri umani non amino ciò che già possiedono, ma soprattutto ciò che gli manca”.
La vicenda narrata ruota tutta attorno all’umile e ingenuo contadino Nemorino innamorato di Adina, donna colta e moderna che dichiara senza moralismi di voler “cambiar d’amante ogni dì”, consapevole del fatto che l’amore senza impedimenti e complicazioni non è nulla. Il personaggio di Belcore contende a Nemorino l’amore di Adina e il ciarlatano Dulcamara, deus ex machina tra i più riusciti nella storia del melodramma, venditore di filtri magici e illusioni, riuscirà con il suo placebo ad avere effetti inaspettati sulla psiche di Nemorino e sul lieto fine della favola.
A dirigere l’Orchestra è il direttore musicale onorario Gabriele Ferro con la sua inesauribile energia, che negli ultimi mesi ha regalato al pubblico del Teatro Massimo di Palermo alcuni concerti memorabili. Ad affiancarlo ha chiamato il maestro Elia Andrea Corazza, che dirigerà l’Orchestra nelle repliche del 15 e 17 aprile.
Il debutto dell’opera, come di consueto, sarà preceduto da alcuni appuntamenti di approfondimento e introduzione all’ascolto: a partire da venerdì 4 aprile alle 18:30 in Sala ONU dove per Vi racconto l’opera la drammaturga Beatrice Monroy e gli attori Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx racconteranno e rileggeranno il libretto de L’elisir d’amore (biglietti 3 euro). Mentre martedì 8 aprile ore 18:00, sempre in Sala ONU per Invito all’ascolto, l’Associazione Amici del Teatro Massimo ha invitato il giornalista e scrittore Alberto Mattioli, esperto di teatro musicale e affabile intrattenitore, a presentare l’opera (ingresso libero fino ad esaurimento posti).
La prova generale di Elisir, giovedì 10 aprile alle 18:30 è dedicata a Medici senza frontiere MSF, l’associazione medico-umanitaria indipendente, premio Nobel per la pace, presente in più di 70 paesi a sostegno di popolazioni minacciate da violenze e catastrofi. La prevendita è a cura di MSF. Info: 3425588521 info.palermo@rome.msf.org; facebook.com/msf.palermo. Dall’8 aprile la biglietteria del Teatro Massimo venderà gli eventuali biglietti ancora disponibili.
Altro immancabile appuntamento, domenica 13 aprile dalle 17:30, in Sala Stemmi è con “Bambini all’opera”, il laboratorio a cura di Radici. Piccolo Museo della Naturaper avvicinare i più piccoli (6-10 anni) al mondo del teatro musicale. Il laboratorio, si compone di più linguaggi artistici volti ad accompagnare i bambini in una esperienza estetica e immaginifica. I testi e le narrazioni sono di Francesca Cosentino, gli interventi cantati di Sonia Sala, le animazioni di Gisella Vitrano. Illustrazioni di Giuseppe Lo Bocchiaro. Info e prenotazioni tel. 329 7260846.
Dopo il debutto di venerdì 11 aprile alle 20:00 (Turno Prime) le repliche di L’elisir d’amore proseguono sabato 12 aprile ore 20:00 (Turno F); domenica 13 aprile ore 17:30 (Turno D); martedì 15 aprile ore 18:30 (Turno Scuola); mercoledì 16 aprile ore 18:30 (Turno B); giovedì 17 aprile ore 18:30 (Turno Opera); venerdì 18 aprile ore 18:30 (Turno C). Biglietti: da 18 a 165 euro Info: https://www.teatromassimo.it/event/lelisir-damore/
Gabriele Ferro. Diplomato in pianoforte e composizione al Conservatorio di Santa Cecilia ha vinto nel 1970 il concorso RAI per giovani direttori d’orchestra. Ha diretto le orchestre RAI, di Santa Cecilia, della Scala di Milano, i Wiener Symphoniker, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestre de Radio France, la BBC Symphony Orchestra, la Gewandhaus di Lipsia, l’Orchestre National de France. È stato direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, direttore principale dell’Orchestra Rai di Roma, Generalmusikdirektor dello Stuttgart Staatstheater, direttore musicale del San Carlo di Napoli e direttore principale (2001-2006). Dal 2014 al 2019 direttore musicale del Teatro Massimo di Palermo, del quale ora è direttore onorario a vita. Ha diretto in prima mondiale opere di Berio, Clementi, Maderna, Stockhausen, Ligeti, Nono e ha collaborato con i più importanti teatri e festival internazionali. Per Elektra a Napoli ha ricevuto il Premio Abbiati.
Ruggero Cappuccio. Regista, scrittore, drammaturgo, pubblica le sue opere con Feltrinelli, Einaudi e Sellerio. Nel 2024 pubblica La principessa di Lampedusa (Feltrinelli), giunto alla quinta edizione, sempre per Feltrinelli pubblica La notte dei due silenzi e Capolavoro d’amore (2021), Paolo Borsellino Essendo Stato (2019). La prima luce di Neruda (2016). Con Fuoco su Napoli vince il premio come migliore libro italiano dell’anno 2011; il premio Vittorini, Il premio Napoli 2011. Con il romanzo La notte dei due silenzi (Sellerio) è finalista al Premio Strega 2008. Dirige numerose opere liriche per il Festival di Salisburgo, Scala di Milano, Opera di Roma, con la direzione d’orchestra di Riccardo Muti, Pinchas Steinberg, Bruno Campanella, Boris Brott. Nel 2022 scrive e dirige il film Il sorriso dell’ultima notte. Lavora in numerosi film in qualità di sceneggiatore, regista e in alcuni casi, interprete. Nel 2016 è nominato direttore artistico del “Napoli Teatro Festival Italia”, dal 2021 “Campania Teatro Festival”. Dal 2011 al 2016 è direttore del Festival “Segreti d’Autore”. Scrive per il teatro ed è vincitore dei Premi Olimpici per il teatro 2016, e vincitore del Premio speciale Drammaturgia Europea ‘95/premio Media ’98 e Imaie ’99 e Premio IDI ’94.
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Giovannella Brancato
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