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Il 12 maggio del 1997 sull’onda di una mobilitazione che vide insieme istituzioni e società civile, il Teatro Massimo di Palermo veniva riaperto al pubblico dopo 23 lunghi anni di ingiustificabile chiusura, oggi si celebra il 25° anniversario. Leoluca Orlando: “un giorno che è storia della nostra città ma che è patrimonio quotidiano di tutti”.

“Il 12 maggio 1997 è un giorno che è storia della nostra città ma che è patrimonio quotidiano di tutti – dichiara il presidente della Fondazione Teatro Massimo sindaco di Palermo Leoluca Orlando -. Ricordo proprio quel giorno quando un cittadino mi fermò e, pur non essendo solito frequentare il mondo del teatro, espresse il suo orgoglio di essere palermitano. “Il Massimo sarà una bandiera della Città” aggiunse. E così è stato. Oggi il Teatro Massimo è parte integrante della nostra città, modello riconosciuto a livello internazionale di un patrimonio valoriale che esprime il cambiamento culturale di Palermo. Oggi, a distanza di venticinque anni, non celebriamo soltanto un anniversario ma la rinascita di un’intera città”.

“La riapertura del Teatro Massimo – aggiunge il Sovrintendente Marco Betta – fu un segno di rinascita e di grande partecipazione della comunità cittadina. L’arte e la musica non smettono mai di rappresentare i valori più profondi della civiltà, celebriamo questo anniversario con questa consapevolezza e la gioia ed il senso di essere ritornati al mondo”.

Per ricordare questa ricorrenza il Teatro Massimo ha invitato un direttore tra i più affermati come Michele Mariotti, direttore musicale del Teatro dell’Opera di Roma, a dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro con un concerto celebrativo che vuole confermare la vitalità e la presenza del Teatro Massimo nel tessuto sociale e culturale della città. In programma una successione di grandi composizioni, di Richard Strauss, su testi di Hermann Hesse e di Joseph von Eichendorff. Ad eseguirli con l’Orchestra del Teatro Massimo sarà il soprano Christiane Karg. A seguire Schicksalslied (Canto del destino) di Johannes Brahms su testo del poeta romantico Friedrich Hölderlin. Chiude il concerto la Sinfonia n. 9 “Dal nuovo mondo”, tra le più famose e trascinanti sinfonie di Antonín Dvořák.

Ufficio stampa
Fondazione Teatro Massimo

Giovannella Brancato
stampa@teatromassimo.it