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Un concerto di San Silvestro, diretto da Omer Meir Wellber, per congedarsi in musica da un anno veramente difficile e un concerto di Capodanno carico di speranza, “A new year of hope”, per guardare con fiducia al futuro, con le formazioni giovanili del Teatro Massimo dirette da Michele De Luca e Salvatore Punturo. Il programma del 31 dicembre e dell’1 gennaio in streaming sulla webTv del Teatro Massimo. #Nonvilasciamosenzamusica.

Un concerto di fine anno fuori dagli schemi e ricco di sorprese, diverso, come l’anno che sta per concludersi. Lo annunciano il Sovrintendente Francesco Giambrone, il direttore artistico Marco Betta e il direttore musicale Omer Meir Wellber, che presentano il programma trasmesso in streaming il 31 dicembre alle 17.00 sulla webTv del Teatro Massimo. Un concerto che vuole essere un omaggio alla Musica, tutta, da quella classica a quella contemporanea, al jazz, alla musica colta. Quel balsamo per lo spirito che riesce a sollevare gli animi anche nei momenti più ardui. Uno spettacolo che ha una dedica in sottotesto sotto forma di un “grazie” che si respira dalla prima all’ultima nota: un pensiero a chi ha lavorato senza sosta contro il virus, medici, infermieri, operatori della sanità che a vario titolo si sono battuti, rischiando di persona, per arginare l’emergenza Coronavirus. E a loro sarà dedicato un applauso, l’unico applauso che risuonerà in teatro dopo il blocco imposto da quarantene e lockdown.

Il concerto prenderà le mosse da un gioiello classico come il Te Deum di Haydn, procederà con Le nozze di Figaro di Mozart, La Vestale di Spontini e il Tannhäuser di Wagner e approderà all’operetta con Lehár, alla chanson di Jacques Brel, e perfino alla musica napoletana e al jazz, per culminare nel primo atto di una Traviata queer interpretata da uno straordinario performer artist come Ernesto Tomasini.

Altri ospiti della serata saranno il soprano Carmen Giannattasio, che quest’estate è stata acclamata interprete del Requiem di Verdi diretto da Wellber al Teatro di Verdura, e l’attore israeliano Eli Danker, già voce recitante del concerto di riapertura a luglio. Atteso ritorno sul palcoscenico del Teatro Massimo per il baritono Markus Werba, indimenticabile Papageno nel Flauto magico con la regia di Roberto Andò, che stavolta interpreterà un altro personaggio mozartiano, con la grande aria del Conte dalle Nozze di Figaro.

“Al termine di un anno difficilissimo per tutti, non meno per il mondo dell’arte e della cultura – dichiara Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo e Presidente della Fondazione Teatro Massimo – il Teatro Massimo vuole confermarsi luogo e motore di speranza per la nostra città e la nostra comunità. Con la loro tradizionale e consolidata passione e professionalità, artisti e maestranze del Teatro offrono ai palermitani e a tutti gli amanti della musica due straordinari concerti che segnano l’inizio di un nuovo anno che, pur riconoscendo e valorizzando il ruolo del digitale per raggiungere e coinvolgere il pubblico, speriamo possa presto portare ad incontrarci nuovamente in teatro”.

Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro Massimo aggiunge: “La pandemia ha fatto vacillare tante certezze del nostro “fare teatro” privandoci del rapporto prezioso e indispensabile con il pubblico, ma abbiamo accettato la sfida e abbiamo diversificato la fruizione dei nostri spettacoli, sperimentando nuovi linguaggi che resteranno patrimonio del Teatro anche in futuro. Per questo voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno seguito, sul web e sui social, e che ci hanno manifestato concretamente il loro sostegno. Ci rivedremo presto in Teatro”.

“Amo questa città e questo Teatro – interviene Omer Meir Wellber – per la sua capacità di accettare la diversità e di inglobarla nel suo tessuto sociale. Lo scorso anno abbiamo dedicato il concerto di Capodanno alle tante minoranze etniche presenti a Palermo e alle loro peculiarità artistico-musicali, quest’anno proponiamo il tema della diversità di generi e di genere per farne terreno di confronto musicale, fuori da ogni scontata certezza. Anch’io mi metterò in gioco scendendo dal podio e sconfinando in territori musicali diversi. Canterò in napoletano con la mia fisarmonica, così come nel finale Ernesto Tomasini en travesti canterà brani celebri del Kabarett berlinese. Per concludere con arie dal primo atto di Traviata, trasportate, come da una macchina del tempo, in uno scenario contemporaneo di suoni e voci di Palermo, in un mix di musica tradizionale ed elettronica e un tappeto sonoro elettroacustico che evocherà la pandemia”.

In scena ad assecondare l’estro di Wellber, l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo, diretto da Ciro Visco, la regia sonora del sound designer Manfredi Clemente e le voci del soprano Carmen Giannattasio, del baritono Markus Westa, dell’attore Eli Danker e naturalmente di Ernesto Tomasini, protagonista tra i più acclamati della scena alternativa e queer internazionale, che conta su una estensione di 4 ottave e uno stile performativo più che originale.

Si volta pagina l’1 gennaio con “A new year of hope”, il concerto disponibile a partire dalle 8.00 sulla WebTv del Teatro. A dare il benvenuto al 2021, le formazioni giovanili del Teatro Massimo dirette dal Maestro Michele De Luca – circa 200 ragazzi e bambini tra i sette e i ventitré anni che animano la Massimo Youth Orchestra (che ha debuttato pochi giorni fa con un concerto di Natale al Duomo di Monreale) e la Massimo Kids Orchestra; e la Cantoria, il Coro di voci bianche e il Coro Arcobaleno, diretti dal Maestro Salvatore Punturo. Apertura con l’omaggio a Beethoven, quasi un ultimo gesto delle celebrazioni del 2020. In programma l’esecuzione in prima assoluta di composizioni scritte per l’occasione per le formazioni giovanili, che il Teatro Massimo ha commissionato a giovani promettenti compositori siciliani: Antonino Blanco, Alessandro Zambito, Giuseppe Ricotta, Valentina Casesa, Alberto Maniaci, Simone Piraino, Vito Mandina e Salvatore Nogara.
I loro brani, come già era stato nei precedenti concerti di Capodanno delle formazioni Kids del Teatro Massimo, tracciano un viaggio intorno al mondo, dove si passa dal Giappone di Kawaii di Valentina Casesa su un antico haiku giapponese di Matsuo Basho, all’ispirazione swahili di Jambo di Alberto Maniaci, alla voce del padre maronita Kahlil Rahmeh che dialoga con gli esecutori del brano di Simone Piraino. Insieme alle formazioni giovanili del Teatro con i solisti, alcuni dei quali giovanissimi, ci sarà la voce di Teresa Di Lorenzo Sousa e Ciro Pusateri, con strumenti provenienti da diversi angoli del mondo come il duduk e il nay. Si prosegue con brani celebri come What a wonderful world e il coinvolgente Symphonic Mambo n. 5, singolare contaminazione di due opere lontane come la Quinta Sinfonia di Beethoven e il Mambo n. 5 del cubano Peréz Prado, per chiudere tutti insieme con Joyful Joyful (dal finale di Sister Act), con l’auspicio che sia davvero un anno pieno di gioia e di speranza.

Le riprese televisive sono a cura della squadra tecnica del Teatro Massimo, coordinata da Gery Palazzotto, con la regia televisiva di Antonio Di Giovanni.

Il concerto è inserito nel palinsesto del progetto ANFOLS #apertinonostantetutto. Per assistere basta collegarsi al sito del Teatro (www.teatromassimo.it/teatro-massimo-tv-567/ ) e per chi volesse è possibile fare una donazione libera tramite carte di credito o PayPal.


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Ufficio Stampa
Fondazione Teatro Massimo
Giovannella Brancato