COMUNICATO STAMPA

FAUST
by Charles Gounod
from March 19 in Palermo in the new production of the Teatro Massimo
directed by Fabio Ceresa and conducted by Frédéric Chaslin

Palermo, 14 March 2025. A myth that has its roots in the Middle Ages and has inspired great composers, writers, and painters over the centuries.
The character of Faust, emblem of the desire to go beyond the limits imposed by our human condition, has fascinated artists for a long time. The new production of Charles Gounod’s lyrical drama, on a libretto by Jules Barbier and Michel Carré, makes its debut on 19 March at 8 pm at the Teatro Massimo in Palermo, directed by Fabio Ceresa and conducted by Frédéric Chaslin. The French conductor arrives for the first time on the podium of the Teatro Massimo Orchestra in place of Daniel Oren, who gave up conducting for health reasons. The Chorus of the Teatro Massimo is conducted by Maestro Salvatore Punturo.

The staging of Faust as constructed by Ceresa stems from the overlapping of the French musical theatre masterpiece with the most powerful modern literary rewriting of the Faustian myth: Michail Bulgakov‘s novel The Master and Margarita. The reason for this overlap is Bulgakov’s fascination with Gounod’s Faust, a work he loved and saw in the theatre more than 40 times. Indeed, several elements of the novel find their origin not so much in Goethe’s Faust as in the libretto that Jules Barbier and Michel Carré had adapted from it. Fabio Ceresa’s direction superimposes the figure of Gounod’s Méphistophélès over that of Bulgakov’s Woland, and other characters from The Master and Margarita such as the demon Azazellus, the disquieting feline-like Behemot and the witch Hella. The scene, designed by set designer Tiziano Santi and by light designer Giuseppe Di Iorio, is also set in 1930s Moscow, as in Bulgakov’s novel, and some moments from the novel overlap with those from the opera. Contributing to this play of superimpositions are the costumes designed by Giuseppe Palella, where in a monochromatic grey world the Florentine red colour of the demons takes on particular significance, becoming emblematic of the passion that drives Faust to enter into a pact with Méphistophélès.

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Il cast internazionale vede nel ruolo del titolo Ivan Ayón Rivas, uno dei più promettenti giovani tenori di oggi, vincitore del concorso Operalia 2021 e del Premio Abbiati 2022, mentre Marguerite è interpretata dalla beniamina del pubblico palermitano Federica Guida e il demonio Méphistophélès è Erwin Schrott, uno dei più grandi e affascinanti bassi internazionali in un ruolo che padroneggia. Di prim’ordine, come sempre, il cast alternativo dal soprano Benedetta Torre (Marguerite), al tenore Arthur Espiritu (Faust), al basso francese Nicolas Courjal (Méphistophélès). Completano il cast Valentin Andrew Hamilton e Vinícius Atique che si alternano nel ruolo di ValentinAnna Pennisi in quello di SiebelDaniele Muratori Caputo è Wagner Natalia Gavrilan è Marthe. Assistente alla regia è Mattia Agatiello, assistente alle scene Veronica Lattuada.

“Avvicinarsi al mito di Faust – dice il regista Fabio Ceresa – significa confrontarsi con un archetipo universale che ha attraversato secoli e culture, segnando profondamente il nostro immaginario collettivo. L’opera di Gounod ha sublimato il poema di Goethe adattandolo con raffinatezza ai fasti del grand opéra francese, ma il cuore pulsante della vicenda rimane intatto: il patto con il diavolo, il desiderio di oltrepassare i limiti imposti dalla condizione umana, la ricerca di un senso ultimo all’esistenza. Il nostro allestimento si muove lungo questa linea, cercando al contempo di far emergere le contraddizioni profonde che innervano questa storia immortale. Il punto di riferimento è la più potente riscrittura moderna del mito faustiano: Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov. Un romanzo che intreccia satira politica, filosofia, umorismo nero e una struggente riflessione sul potere della creazione artistica. Bulgakov, per altro, conosceva e amava il Faust di Gounod, all’epoca popolarissimo nella sua versione tradotta in russo; nel suo romanzo, il debito con l’opera francese è dichiarato ed evidente … Il nostro allestimento – conclude Ceresa – si propone di restituire Faust a una dimensione di urgenza contemporanea, reinterpretando l’impianto ottocentesco per farne emergere nuclei tematici più vicini alla nostra sensibilità. La crisi dell’individuola ricerca di significatiil conflitto tra il bisogno di riconoscimento e il prezzo da pagare per ottenerloil rifiuto dello stigma sociale, sono elementi che risuonano con forza nel nostro quotidiano. Qual è del resto la vera natura di Mefistofele? Il suo operato è sorprendentemente positivo, ed è volto a smascherare le ipocrisie e i pregiudizi del tessuto sociale in cui opera – interpretando il messaggio messianico con paradossale lucidità, e confondendo le linee di confine che nelle nostre menti umane distinguono il bene dal male. Ancora una volta, il Diavolo ha l’ultima parola”.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo sale per la prima volta il maestro Frédéric Chaslin, compositore, direttore d’orchestra e pianista francese che è stato assistente di Daniel Barenboim (dal 1986 al 1989) e assistente di Pierre Boulez (dal 1989 al 1992). Ha diretto tutte le principali orchestre e teatri d’opera del mondo, dal Metropolitan Opera, alla Deutsche Oper di Berlino, alle opere di Monaco, Dresda, Lipsia, Opera di Parigi, Madrid, Los Angeles, Tokyo, Budapest, La Fenice di Venezia e La Scala di Milano, solo per citarne alcune. Nel repertorio sinfonico ha diretto tutte le grandi orchestre francesi, tedesche, italiane e britanniche, dalla London Symphony alla Filarmonica di Vienna, e molte altre. Nel 2019 ha firmato un contratto con la Universal Edition, con la quale sta pubblicando il suo catalogo di oltre 150 opere fino ad oggi. 

Il debutto dell’opera sarà preceduto da due appuntamenti di introduzione all’ascolto, entrambi in Sala ONUvenerdì 14 marzo alle 18:30, la scrittrice e drammaturga Beatrice Monroy racconta la trama e il libretto di Faust di Gounod insieme gli attori Stefania Blandeburgo e Rinaldo Clementi (Ingresso 3 euro); mentre sabato 15 marzo, alle 18:00 parlerà del Faust di Gounod il professore Paolo Russo, docente di Storia della musica e Drammaturgia musicale nell’Università di Parma. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.

Dopo il debutto di mercoledì 19 marzo alle 20:00, Faust sarà in scena giovedì 20 marzo alle 18:30 (Turno Scuola; venerdì 21 marzo alle 20:00 (Turno F); sabato 22 marzo alle 18:30 (Turno Opera); domenica 23 marzo alle 17:30 (Turno D); martedì 25 marzo alle 18:30 (Turno B).

Domenica 23 marzo, alle 17:30, durante lo svolgimento dell’opera, in Sala degli Stemmi si svolgerà il laboratorio “Bambini all’opera”, a cura di Radici. Piccolo Museo della Natura, per avvicinare in modo creativo i più piccoli (6-10 anni) al mondo del teatro musicale. I testi e le narrazioni sono di Francesca Cosentino, gli interventi cantati di Sonia Sala, le animazioni teatrali di Gisella Vitrano. Illustrazioni di Giuseppe Lo Bocchiaro. Info e prenotazioni tel. 329 7260846

Biglietti: da 18 a 165 euro Infohttps://www.teatromassimo.it/event/faust/

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Ufficio Stampa
Fondazione Teatro Massimo
Giovannella Brancato
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