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Trionfa il Macbeth con la regia di Emma Dante e la direzione di Gabriele Ferro. Oltre dieci minuti di applausi e di ovazioni, presente il ministro De Vincenti. Si è aperta così la stagione del Teatro Massimo di Palermo. Il sovrintendente Giambrone: “Successo che conferma l’ottima salute
del nostro teatro e della lirica nel nostro Paese”.
Trionfo ieri sera per il Macbeth di Verdi con la direzione di Gabriele Ferro e la regia di Emma Dante, una nuova produzione che ha inaugurato la stagione del Teatro Massimo di Palermo. Lo spettacolo è stato accolto con oltre dieci minuti di applausi e di ovazioni in un teatro colmo fino all’ultimo posto, alla presenza di tutta la critica nazionale e di alcune testate internazionali, del ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, del vicesegretario generale di Palazzo Chigi, Salvo Nastasi, di una folta rappresentanza del Governo regionale (con il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e gli assessori Antonio Barbagallo, Turismo, e Vania Contrafatto, Energia), del prefetto Antonella De Miro, del comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Riccardo Galletta di Antonio Di Stasio, comandante provinciale dei carabinieri. E poi il sovrintendente dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes; il sovrintendente del San Carlo di Napoli, Rosanna Purchia; il direttore artistico dello Sferisterio di Macerata, Francesco Micheli; il sovrintendente del Teatro di Ginevra, Tobias Richter; il sovrintendente della New York City Opera, Michael Capasso; mentre sono attesi per le prossime repliche il sovrintendente del Teatro Regio di Torino e il sovrintendente del teatro La Fenice di Venezia.
Ad accoglierli Leoluca Orlando, sindaco e presidente della Fondazione Teatro Massimo, e il sovrintendente Francesco Giambrone. Presenti anche la direttrice di Manifesta, Hedwig Fijen; l’assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Andrea Cusumano; il direttore dello Stabile di Palermo, Roberto Alajmo; il sovrintendente dell’Orchestra sinfonica siciliana, Giorgio Pace; il presidente del Conservatorio di Musica, Gandolfo Librizzi; il direttore dell’Accademia di belle arti, Mario Zito; e in sala, tra gli altri, il regista Roberto Andò, il musicista Giovanni Sollima, il musicologo Gioacchino Lanza Tomasi.
Un nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Regio di Torino e con lo Sferisterio di Macerata, che ad agosto sarà al Festival di Edimburgo. Applausi e ovazioni per tutti: per il direttore Gabriele Ferro, per la regista Emma Dante, per i trenta attori della sua compagnia e della Scuola del Teatro Biondo da lei diretta, per lo scenografo Carmine Maringola, per l’Orchestra, il Coro e il Corpo di ballo del Teatro Massimo, per gli artigiani e le maestranze dei laboratori di Brancaccio e del palcoscenico che sono saliti anche loro sul palco al termine dello spettacolo. Molto applaudito anche il cast: Giuseppe Altomare, che ha interpretato Macbeth sostituendo l’indisposto Luca Salsi; Anna Pirozzi, che è stata Lady Macbeth; Marco Mimica (Banco), Federica Alfano (la dama); Vincenzo Costanzo, che ha debuttato il ruolo di Macduff, Manuel Pierattelli (Malcom), Nicolò Ceriani (il medico), Antonio Barbagallo (il domestico/sicario/araldo). Lo spettacolo è stato trasmesso in diretta da Radio3, sulla web tv del Teatro, sul sito del Comune di Palermo, sul sito di Repubblica Palermo, è stato presentato in diretta dal Tg2 e ripreso dalle telecamere da Sky Classica e da quelle di Rai5.
Stamattina Leoluca Orlando e il sovrintendente Francesco Giambrone hanno accolto per una visita a Teatro il ministro De Vincenti e il vicesegretario Nastasi. “Macbeth e Verdi – dice Orlando – confermano la capacità delle nostre radici di volare. Emma Dante, Gabriele Ferro, l’Orchestra, il Coro, il Corpo di Ballo e i tecnici del Teatro Massimo, la Scuola di Teatro del Biondo, le nostre risorse artistiche, le nostre bellezze fanno volare la nostra città in un contesto internazionale”.
“Un successo – dice Francesco Giambrone – che avvia un’importante stagione del Teatro Massimo, con la quale celebriamo i 120 anni dalla nascita del Teatro e i venti dalla sua riapertura. Oggi il Massimo è di nuovo al centro dell’attenzione internazionale e si conferma luogo di produzione culturale capace di sfide di alto profilo e di grande interesse. Mi piace pensare che quello di ieri sia anche un successo che testimonia l’ottima salute della lirica italiana, un grande patrimonio del nostro Paese”.