WTC9/11

Venerdì 13 ottobre 2017, ore 18:30

Sala Onu

Steve Reich

American Counterpoints

Jacob TV
Syracuse Blues per quartetto d'archi e nastro
prima esecuzione italiana
Nico Muhly
Diacritical Marks (2011) per quartetto d'archi
prima esecuzione italiana
David Lang
Sweet Air per flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte
Alvin Curran
For Cornelius (1984) per pianoforte
Steve Reich
WTC 9/11 (2010) per quartetto d'archi e nastro

Violini Salvatore Greco, Gioacchino Di Stefano
Viola Rosario D’Amato
Violoncello Kristi Curb
Flauto Salvatore Saladino
Clarinetto Alessio Vicario
Pianoforte Ippolito Parrinello, Oscar Pizzo

Biglietti: 5 Euro

Highlights

Diacritical Marks (Segni diacritici) di Nico Muhly è un quartetto in otto brevi movimenti, composto scegliendo di concentrarsi sui dettagli: «un puntino su una lettera, una minuscola rotazione dell’archetto. Il primo e l’ultimo movimento sono energici e sferzanti, i movimenti di mezzo sono più lirici, rapsodici e/o flottanti». Composto in memoria di Cornelius Cardew, il compositore che, come scrive Curran, «non smise mai di destare stupore», For Cornelius è «un tentativo di codificare l’essenza delle contraddizioni artistiche e culturali» degli anni Settanta e Ottanta, quel periodo in cui «tutto era ancora possibile» e si scopriva l’ebbrezza di accostare generi musicali “colti” e “popolari”. Syracuse Blues di Jacob TV, qui presentato in prima esecuzione italiana, è ispirato ai suoni del mercato del pesce di Siracusa; Sweet Air è l’espressione con cui il dentista aveva presentato al figlio di David Lang il gas esilarante usato come anestetico: due brani quindi legati entrambi alla vita quotidiana. Una drammatica interruzione della vita è invece quella cui rende omaggio WTC 9/11 di Steve Reich. Il quartetto,
nato su commissione del Kronos Quartet, rielabora le registrazioni di voci legate all’attentato dell’11 settembre al World Trade Center di New York. Il movimento centrale, 2010, include interviste a vicini e amici di Reich che ricordano gli eventi di quelle ore, mentre nell’ultimo movimento, WTC, l’acronimo assume anche il doppio significato di World To Come, il mondo a venire, come sottolineato da David Lang.

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